La musica di Prince torna in streaming su Spotify

Il catalogo del cantautore non sarà più un'esclusiva Tidal, a partire dalla giornata di domenica: confermato il ritorno in streaming su Spotify e Napster.
Il catalogo del cantautore non sarà più un'esclusiva Tidal, a partire dalla giornata di domenica: confermato il ritorno in streaming su Spotify e Napster.

Brani come “Purple Rain”, “Kiss” e “Little Red Corvette” possono essere ora ascoltati in streaming solo dagli abbonati a Tidal, ma presto torneranno ad essere disponibili anche su Spotify e Napster. Il catalogo del cantautore di Minneapolis, scomparso lo scorso anno, riapparirà nella giornata di domenica su queste due piattaforme, appena prima che vadano in scena i Grammy Awards.

I suoi brani erano stati rimossi da tutti i servizi (tranne Tidal) nel luglio 2015, per volere di Roc Nation, casa discografica fondata dal rapper e produttore statunitense Jay-Z. Nel novembre 2016 gli eredi di Prince hanno avviato una causa legale per far decadere l’esclusività. A gennaio, poi, chi ne gestisce i diritti ha siglato un accordo con Universal Music Group per la trasmissione delle canzoni, nonché per la commercializzazione del merchandise attraverso la controllata Bravado. Nel contratto era incluso anche il ritorno ad un’apertura verso le piattaforme di streaming.

Non è chiaro se altre piattaforme, come Google Play Musica e Apple Music, faranno altrettanto proponendo nuovamente la produzione di Prince. Questo l’elenco completo degli album che torneranno domenica su Spotify: For You, Prince, Dirty Mind, Controversy, 1999,  Purple Rain,  Around The World In A Day, Parade, ,Sign ‘O’ The Times, Lovesexy, Batman, Music From Graffiti Bridge, Diamonds And Pearls, [Love Symbol], Come, The Vault – Old Friends 4 Sale, PLECTRUMELECTRUM e ART OFFICIAL AGE. A questi si aggiungeranno anche diverse compilation: 4Ever, The Hits 1, The Hits 2, The Hits/The B-Sides, The Very Best Of Prince e Ultimate.

Quale il motivo che ha spinto gli eredi a questa apertura? In seguito alla morte, un giudice del Minnesota ha stabilito che venissero attuate le iniziative necessarie a monetizzare, nel minor tempo possibile, il patrimonio lasciato dall’artista, in modo da coprire le spese legali delle cause aperte e da corrispondere le tasse dovute.

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