AGCOM, salto in avanti per la banda larga

AGCOM ha pubblicato il primo Osservatorio sulle Comunicazioni per il 2017 in cui evidenzia come cresca in Italia la banda ultralarga.
AGCOM ha pubblicato il primo Osservatorio sulle Comunicazioni per il 2017 in cui evidenzia come cresca in Italia la banda ultralarga.

AGCOM ha pubblicato il suo primo “Osservatorio sulle Comunicazioni” per il 2017 in cui l’Autorità scatta una fotografia del panorama italiano della connettività. Un rapporto che evidenzia che il digitale italiano si sta finalmente muovendo nella direzione giusta, frutto degli investimenti di molti player privati che progressivamente stanno portando la banda ultralarga nel paese offrendo gli italiani l’accesso a servizi di valore aggiunto prima preclusi a causa delle prestazioni non sempre ottimali della tecnologia ADSL.

Entrando nei dettagli del rapporto di AGCOM, dopo cinque anni di riduzioni, su base trimestrale è possibile osservare una crescita pari a 50 mila linee per quanto riguarda la rete fissa. Tale risultato è dovuto alla riduzione delle linee di Telecom Italia (-80 mila accessi) ed alla crescita di quelle in capo agli altri operatori (+130 mila linee). La quota di mercato di Telecom Italia (55,7%) scende di 2,1%. su base annua; segue Wind (13,1%) in flessione di 0,3%. Su base annua, le linee in fibra ottica aumentano di 90 mila unità, gli accessi FWA crescono di 120 mila. Gli accessi broadband sfiorano i 15,6 milioni di linee, con un aumento su base annua di 570 mila unità.

Le linee ADSL diminuiscono di 610 mila unità su base annua, attestandosi su di un valore pari a 12,2 milioni di linee. Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati su base annua di 1,18 milioni di linee. La quota di mercato di Telecom Italia (45,9%) si riduce di 0,7% su base annua. Fastweb diventa il secondo operatore broadband (15,1%), grazie soprattutto alla crescita delle linee FTTCab (vDSL).

A fine 2016, oltre il 50% delle linee a larga banda sono commercializzate con velocità pari o superiore a 10 Mbit/s. Su base annua, le linee con velocità pari o superiore a 30 Mbit/s crescono di 1,1 milioni di unità, arrivando a superare i 2,3 milioni di accessi. Gli accessi con velocità compresa tra 10 e 30 Mbit/s sono aumentati di 2 milioni di unità, arrivando a superare i 5,7 milioni di accessi.

Telecom Italia ha registrato l’incremento maggiore degli accessi con velocità maggiori di 10 Mbps (circa 1,7 mln di linee), seguita da Wind (+531 mila linee) e Vodafone (+365 mila linee). Telecom Italia e gli altri cinque principali operatori del settore (Fastweb, Wind, Vodafone, Linkem e Tiscali) rappresentano il 95% circa degli accessi con velocità maggiori di 10 Mbps; in particolare, per quelli con velocità ≥ 30 Mbit/s il 92% è rappresentato dagli abbonati di Telecom Italia, Fastweb e Vodafone. Nel segmento con velocità fino a 10 Mbit/s, la quota di Telecom Italia raggiunge quasi il 60%, conseguenza della pregressa presenza «storica» nei servizi a larga banda.

Nel segmento degli accessi con velocità compresa tra i 10 e 30 Mbit/s Telecom Italia supera il 30%; nella classe di velocità uguale e superiore a 30Mbit/s Telecom Italia si attesta oltre il 42%, mentre la quota di Vodafone raggiunge il 22%.

Per quanto riguarda l’Internet mobile, invece, su base annua, le linee complessive hanno registrato un aumento (+1,3 milioni di unità). Nell’ultimo anno, il numero delle sim con accesso a Internet è cresciuto del 5,7% arrivando a superare 53 milioni di unità, mentre i consumi medi (1,76 giga/mese) hanno registrato una crescita del 32,6%. A fine 2016, il traffico dati complessivo risulta in aumento di circa il 46% rispetto ai corrispondenti volumi osservati per il 2015.

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