Triboo al Netcomm: dalle strategie al risultato

Al Netcomm 2017 Triboo porta la propria ricetta: le strategie Bootique e l'approccio di Friendz per ottimizzare risultati, performance e conversion rate.
Al Netcomm 2017 Triboo porta la propria ricetta: le strategie Bootique e l'approccio di Friendz per ottimizzare risultati, performance e conversion rate.

Per poter ottimizzare le performance di una attività di vendita online occorre anzitutto pensare ai contenuti: il messaggio proveniente dal Netcomm 2017 è chiaro in tal senso. I contenuti sono infatti la vetrina che consente ai lettori di trovare il prodotto a prescindere da quale sia il canale: la SEO per i flussi da motore, così come la giusta strategia per i canali social, possono consentire di prendere in mano la situazione portando traffico qualificato sulle giuste pagine. Il problema è “come”, ed è questo quel che il gruppo Triboo ha portato alla seconda giornata del Netcomm per offrire la propria ricetta alle aziende interessate all’ottimizzazione della propria attività.

Due approcci complementari

Da una parte Andrea Bortolazzi, head of marketing di Bootique, dall’altra Cecilia Nostro, co-founder Friendz: dal loro speech traspare il doppio approccio che l’azienda intende offrire ai propri clienti, pensando così ad un mix sinergico che attraversi in modo trasversale l’intera gamma delle possibilità comunicative legate a prodotti, store e offerte.

Un dato su tutti supporta la bontà della tesi Bootique: oltre il 60% degli acquisti realizzati sugli store in gestione è conseguenza dell’attività di comunicazione sviluppata per gli store stessi. La strategia è costruita sul canonico approccio top-down basato sulla segmentazione dei clienti, sullo studio delle loro abitudini di navigazione, sulla costruzione di strategie SEO e SEM, nonché sul lavoro incentrato sull’identità del brand.

Per contro, Friendz esercita la propria influenza trasformando in influencer qualsivoglia privato e basando sulla credibilità dei rapporti personali il cardine del proprio messaggio. In questo caso l’approccio è bottom-up, chiedendo ad oltre 150 mila utenti della rete Friendz di seminare i propri “user generated content” sulla base dei brief ricevuti. Gli UGC hanno infatti un impatto estremamente forte sulla conversione: il messaggio ci guadagna in affidabilità, empatia, credibilità e coinvolgimento.

Da una parte strategie per ottimizzare le performance a ogni livello del funnel, dall’altra un acceleratore della viralità per offrire un approccio complementare: il risultato è una conversion rate di alto livello, al quale si stanno già affidando aziende come Thun (la cui case history è stata presentata da Triboo proprio alla platea del Netcomm Forum 2017) e che dimostra la bontà dell’approccio.

Oggi il traffico diretto sulla piattaforma unificata thun.com, che quindi include l’utenza da info-commerce, si converte in ordini per lo 0,5%, circa il doppio rispetto al CR del traffico Direct del precedente dominio shop.thun.com

Una campagna per colpire la mente, un’altra per ammaliare il cuore; un approccio che sposi la consapevolezza, un’altra che accarezzi le emozioni. Due facce della stessa medaglia, entrambe utili per il raggiungimento di ogni tipo di obiettivo fissato. Ogni azienda ha un suo prodotto, un suo pubblico e una propria identità: ogni azienda deve pertanto avere a disposizione un mix personalizzato e puntualmente progettato per il raggiungimento degli obiettivi: la piena padronanza degli strumenti a disposizione è quel che fa la differenza quando agli investimenti effettuati deve fare da controcanto il giusto tasso di conversione.

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