Google porta l'arte nel motore di ricerca

Accedere alle opere d'arte e a informazioni dettagliate che le riguardano è ancora più semplice: basta una ricerca su Google per iniziare una visita.
Google porta l'arte nel motore di ricerca
Accedere alle opere d'arte e a informazioni dettagliate che le riguardano è ancora più semplice: basta una ricerca su Google per iniziare una visita.

Ogni mese, su Google, gli utenti effettuano oltre 500 milioni di ricerche relative al tema dell’arte. Per soddisfare la loro (anzi, la nostra) sete di conoscenza, il motore di ricerca ha deciso di introdurre alcune novità pensate per offrire un accesso diretto alle opere e alla consultazione di approfondimenti. Inclusa anche un’integrazione con Street View per ottenere nozioni e informazioni sulle opere durante le visite virtuali ai musei, con lo stile di una guida digitale.

Tornando al motore di ricerca, gli ingegneri del team Research hanno collaborato con quelli del Google Arts & Culture per evolvere i sistemi che comprendono e riconoscono le opere, i luoghi dove è possibile ammirarle di persona, gli artisti che le hanno realizzate, i materiali e le tecniche utilizzate, il periodo di appartenenza e molto altro ancora. Il risultato è quello visibile nell’animazione allegata di seguito: ad esempio, cercando Gustav Klimt, si vedrà comparire un riquadro con in evidenza una collezione delle opere più celebri, compreso il famoso “Il bacio”, da osservare in alta risoluzione e in ogni minimo dettaglio con un solo click o tap sul display dello smartphone.

È possibile accedere alle versioni in alta risoluzione delle opere d'arte direttamente dal motore di ricerca, come nel caso del celebre

È possibile accedere alle versioni in alta risoluzione delle opere d’arte direttamente dal motore di ricerca, come nel caso del celebre “Il bacio” di Gustav Klimt

L’iniziativa porta anche a un arricchimento delle informazioni che si ottengono durante un tour virtuale dei musei su Street View, sia da piattaforma desktop che tramite il browser Chrome sui dispositivi mobile. Sui muri vengono mostrate delle note relative all’opera, espandibili per saperne di più. Ciò è reso possibile dall’impiego del software di bigG dedicato al riconoscimento visivo: così come in Google Foto permette di trovare qualsiasi cosa all’interno dell’archivio di immagini, in questo caso ha effettuato la scansione di quanto esposto nei musei per identificare e categorizzare oltre 15.000 opere provenienti da tutto il mondo.

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