Fastweb e Microsoft per la scuola digitale

Fastweb e Microsoft stringono un accordo per favorire la digitalizzazione delle scuole italiane con servizi digitali per la didattica.
Fastweb e Microsoft stringono un accordo per favorire la digitalizzazione delle scuole italiane con servizi digitali per la didattica.

Fastweb e Microsoft hanno stretto un accordo volto a favorire la nascita e lo sviluppo della scuola digitale in Italia. Il progetto nato dall’operatore e dal colosso del software si chiama “FASTschool” ed offre un pacchetto comprensivo di servizi voce, connettività a banda larga e servizi smart evoluti come il Cloud. Inoltre, le scuole riceveranno 5 computer 2-in-1 con Windows 10 e la suite Office 2016 installata.

“FASTschool” include tutta l’affidabilità e l’innovazione dei servizi di Fastweb con le potenzialità dei prodotti Microosft offerti attraverso Media Direct per offrire strumenti moderni ed all’avanguardia per supportare la didattica e l’insegnamento. In particolare, i dispositivi 2-in-1 offrono i vantaggi di un tablet e le potenzialità di un computer in un unico prodotto. Trattasi di prodotti che per flessibilità , qualità e prestazioni sono sempre più diffusi. Tra i pacchetti che saranno offerti alle scuole si menzionano Connetti, Rete Sicura e Digital. Il primo, Connetti, include servizi voce e connettività a banda ultra larga alle rete Internet fino a 100 Mega.

Il pacchetto Rete Sicura, invece, include anche una soluzione per la sicurezza garantita da FastSecurity 360°, la piattaforma che offre il livello di protezione più elevato per difendere efficacemente la rete e i sistemi informatici da attacchi hacker grazie all’integrazione con il Security Operation Center (SOC) di Fastweb. Con Digital, invece, le scuole potranno disporre anche di servizi per la virtualizzazione, l’archiviazione (storage), la gestione e il back up dei dati grazie a FASTCloud, l’offerta di soluzioni in Cloud Computing di Fastweb.

Con FASTschool abbiamo creato un’offerta davvero completa, sfruttando le sinergie tra la nostra expertise e quella di un player di riferimento come Microsoft per rendere la tecnologia per le scuole agile e immediata.

Le offerte potranno essere acquistate tramite il portale MEPA, il Mercato Elettronico della P.A. L’offerta FASTschool, in linea con le direttive contenute nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, intende colmare il divario tecnologico e di competenze offrendo alle scuole italiane strumenti che abilitino il processo di digitalizzazione all’interno delle aule scolastiche, stimolando la creazione di competenze digitali e intercettando tutti i bisogni tecnologici degli istituti che comprendono, oltre ai tradizionali servizi voce e dati, anche servizi Ict evoluti e i prodotti hardware.

La partnership avviata con Microsoft renderà più celere il processo di digitalizzazione dell’istruzione, per mettere la scuola italiana al passo coi tempi e in grado di rispondere alle esigenze della società e del mondo del lavoro di oggi. Con questa intesa continua così il percorso che, partendo dalle convenzioni Consip di cui siamo titolari, vede Fastweb rafforzare ulteriormente il proprio ruolo come player di riferimento per la digitalizzazione di tutta la PA italiana, dalle amministrazioni centrali agli enti più piccoli.

Secondo una recente ricerca dell’Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano, il 75% degli istituti scolastici ha già provveduto alla digitalizzazione dei processi amministrativi e gestionali mentre rimane ancora molto scarsa la diffusione delle tecnologie nell’attività didattica, per cui ad oggi sono utilizzate in larga scala solo le dotazioni minime. La scarsa dotazione di tecnologia nelle scuole si riflette sul livello di competenze digitali espresse dal nostro paese: come rilevato dalla Commissione Europea nel Digital Economy and Society Index (DESI) 2017, solo il 44% degli Italiani ha competenze almeno di base contro una media europea del 56%. Un divario preoccupante rispetto alle prime posizioni per questo indicatore, con il Lussemburgo al primo posto (86%) seguito da Danimarca (78%) e Paesi Bassi (77%).

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