Netflix: i prezzi più alti spaventano gli utenti?

Secondo alcuni dati raccolti da Earnin, e pubblicati da Variety, l'aumento dei prezzi di Netflix avrebbe spaventato gli utenti meno abbienti.
Secondo alcuni dati raccolti da Earnin, e pubblicati da Variety, l'aumento dei prezzi di Netflix avrebbe spaventato gli utenti meno abbienti.

L’aumento dei prezzi voluto qualche tempo fa da Netflix potrebbe aver spaventato gli utenti, soprattutto fra coloro che dispongono di redditi più bassi. È quanto rivela un’analisi condotta da Earnin, così come rivela Variety, nel dimostrare come la crescita delle sottoscrizioni al portale di streaming abbia subito un arresto proprio fra i consumatori meno abbienti.

Nonostante il numero degli abbonati a Netflix cresca di trimestre in trimestre, con risultati sempre soddisfacenti per il colosso dello streaming, Earnin rivela come fra le fasce di reddito meno ricche il tasso di nuovi abbonati abbia subito un brusco freno, mantenendo nel tempo le percentuali invariate. Il fenomeno, riferito agli Stati Uniti, avrebbe avuto origine dalla decisione del gruppo di aumentare i prezzi da 9.99 a 10.99 dollari per la versione HD, così come da 11.99 a 13.99 per quella 4K.

I dati raccolti da Earnin derivano dall’app del servizio, che permette di monitorare i conti degli abbonati per aiutarli a gestire le loro spese. Sebbene gli utenti della piattaforma non siano forse completamente rappresentativi di tutti gli abbonati Netflix, è stata notata una relazione diretta tra l’aumento dei prezzi e il calo dei sottoscrittori tra i ceti meno abbienti: dalla fine del 2017, infatti, i clienti monitorati sono rimasti stabili tra il 20 e il 25%, senza nessun aumento verso l’alto, mentre sono cresciuti quelli di Hulu e di YouTube, rispettivamente del 4.5 e del 15%.

Il servizio sottolinea come, negli Stati Uniti, una piattaforma di streaming possa risultare addirittura più caro per i meno abbienti rispetto al resto della popolazione. Non solo in termini di capacità d’acquisto, ma anche e soprattutto in relazione alle modalità di gestione del conto corrente. Le recenti normative sullo scoperto bancario, infatti, hanno imposto agli istituti di credito a stelle e strisce di rifiutare il pagamento di beni e servizi quando la disponibilità sul conto non è sufficiente, anziché applicare balzelli. Questa legge, però, esclude gli acquisti ripetuti e gli abbonamenti, di conseguenza gli utenti rimasti momentaneamente al verde rischiano di pagare 0.80 dollari in più rispetto agli altri, per coprire le spese di rientro.

Come Variety sottolinea, queste informazioni si riferiscono a un campione specifico di consumatori e non possono essere generalizzate, anche perché Netflix offre diverse modalità di pagamento che possono rappresentare una valida alternativa, come le gift card preparate. Nel frattempo, la testata ha contattato i rappresentanti del colosso, per un eventuale dichiarazione in merito.

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