Project Stream, videogiochi in streaming su Chrome

BigG ha annunciato Project Stream, servizio in fase embrionale che consentirà di giocare in streaming tramite il browser Chrome.
BigG ha annunciato Project Stream, servizio in fase embrionale che consentirà di giocare in streaming tramite il browser Chrome.

Si parlava da un po’ di tempo di un servizio di Google che permettesse agli utenti di giocare via streaming i propri titoli preferiti. BigG lo ha ora annunciato: si chiama Project Stream e si propone come qualcosa di simile a PlayStation Now e Xbox Game Pass, che consentono di sborsare una certa cifra per un abbonamento mensile al fine di avere accesso a un catalogo di giochi.

Bisogna però non confondere questo tipo di servizio con quello che offre Twitch, semplice piattaforma che consente di trasmettere dirette dei propri gameplay. Il primo gioco supportato da Project Stream sarà Assassin’s Creed Odyssey, il cui lancio è previsto per venerdì.

In un post recente sul blog, Google ha dichiarato:

Stiamo lavorando a Project Stream, un vero e proprio test tecnico per risolvere alcune delle più grandi sfide dello streaming. Per questa prova, vogliamo spingerci oltre i limiti con una delle applicazioni più esigenti per lo streaming, nonché videogioco di grande successo.

Al momento il servizio non arriverà in Italia e la fase di test è riservata ai soli utenti USA. Nel video riportato qui sotto possiamo dare un’occhiata al nuovo Assassin’s Creed giocato in streaming.

Come potrete notare, il titolo gira a 1080p e 60fps, un risultato davvero sorprendente. Il bello è che potrà essere riprodotto semplicemente tramite browser Chrome, giacché ci penserà un supercomputer di BigG a processarlo a un livello di dettagli elevatissimo, anche se il giocatore non dovesse disporre di una macchina troppo performante.

Sarà certamente necessaria una connessione a banda larga, meglio se in fibra ottica, capace di garantire perlomeno 25mbps in download (così da sventare ogni tipo di lag). Al momento, purtroppo, in Italia non possiamo contare su una tecnologia simile, motivo per cui anche servizi come PlayStation Now non hanno ancora preso il via dalle nostre parti.

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