Il modem libero è stato rinviato

AGCOM ha deciso di rinviare l'entrata in vigore della delibera che obbligava i provider a concedere ai clienti la possibilità di utilizzare un loro modem.
AGCOM ha deciso di rinviare l'entrata in vigore della delibera che obbligava i provider a concedere ai clienti la possibilità di utilizzare un loro modem.

Il modem libero non sarà tale ancora per un po’. AGCOM, infatti, ha deciso di prorogare a fine dicembre il diritto per i consumatori italiani di poter scegliere liberamente il modem da utilizzare sulla propria linea di rete fissa. In origine, infatti, la delibera con cui l’Autorità obbligava i provider a concedere la possibilità ai loro clienti di poter utilizzare il modem che desideravano, prevedeva che questo obbligo scattasse a novembre.

AGCOM, però, ha deciso, adesso, di rimandare l’entrata in vigore di questo obbligo. Quello che, però, sta preoccupando i consumatori e le aziende è che questo termine potrebbe essere prorogato ulteriormente. Nella decisione di rinvio dell’AGCOM, infatti, si legge che saranno possibili ulteriori deroghe. Questa decisione sarebbe stata presa a seguito di pressioni da parte dei provider che avrebbero manifestato difficoltà ad adeguarsi a quanto richiesto nei tempi stabiliti. La decisione del rinvio ha scatenato immediatamente un fiume di polemiche.

La “Free Modem Association“, l’associazione che raccoglie tra gli altri i costruttori di apparati, evidenzia che gli operatori telefonici, negando la libertà di scelta dei modem, stanno violando i diritti degli utenti già dal 2016, anno in cui l’Unione Europea ha sancito la neutralità della rete.

Polemiche da parte anche delle associazioni dei consumatori che evidenziano che il rinvio corrisponderebbe esattamente con il periodo successivo alla vacanze di Natale quando le persone sarebbero più propense a comprarsi un nuovo modem.

Appare molto chiaro, dunque, che la decisione del rinvio da parte dell’AGCOM su richiesta dei provider non è piaciuta a tutte le altre categorie che, adesso, chiedono maggiore trasparenza affinché la libertà di scelta del modem non diventi una nuova telenovela simile a quella delle tariffe a 28 giorni.

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