Reuters: Huawei ha spedito computer HP in Iran

In base ai documenti ottenuti da Reuters, Huawei ha spedito server, switch e altre apparecchiature di HP in Iran, violando le sanzioni statunitensi.
In base ai documenti ottenuti da Reuters, Huawei ha spedito server, switch e altre apparecchiature di HP in Iran, violando le sanzioni statunitensi.

Nuove brutte notizie per Huawei. Reuters ha visionato alcuni documenti che confermano la violazione dell’embargo statunitense nei confronti dell’Iran. In due liste di spedizione con data dicembre 2010 sono indicati computer e altre apparecchiature di HP che Huawei ha consegnato ad un operatore telefonico iraniano. Si tratta di prove che potrebbero essere utilizzate durante l’indagine avviata dal Dipartimento di Giustizia.

Lo scontro tra gli Stati Uniti e Huawei si combatte su più fronti. Il più noto riguarda la presenza di backdoor nelle apparecchiature di rete che verrebbero sfruttate dal governo cinese a scopo di spionaggio e che ha portato al famoso ban del Dipartimento del Commercio. C’è poi l’accusa di cospirazione e furto di proprietà intellettuali che Huawei ritiene priva di fondamento. I documenti ottenuti da Reuters confermano invece che il produttore cinese ha violato le sanzioni commerciali contro l’Iran.

Tali sanzioni impediscono alle aziende statunitensi di vendere beni e servizi allo stato islamico. In base a quanto riportato nei documenti, Huawei ha fornito server, switch e altre apparecchiature HP all’operatore telefonico MCI (Mobile Telecommunication Company of Iran), oltre a software di Microsoft, Symantec e Novell. Ciò è avvenuto tramite la sussidiaria Skycom, registrata ad Hong Kong e liquidata nel 2017.

Huawei aveva in precedenza negato il suo coinvolgimento, ma i nuovi documenti (con tanto di logo aziendale) dicono il contrario. Tra le destinazioni dei prodotti ci sono Teheran, Shiraz e Mashhad. Huawei potrebbe aver usato un’altra azienda per l’acquisto di hardware e software. Il suo nome è Panda International, controllata da China Electronics Corp. e di proprietà statale.

Microsoft, Symantec (oggi NortonLifeLock), Novell, Panda International e China Electronics non hanno rilasciato dichiarazioni. Un portavoce di HP ha invece ribadito che i suoi termini contrattuali vietano la vendita di questi prodotti all’Iran e che tutti i suoi partner devono rispettare le leggi in vigore sulle esportazioni.

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