Super Cashback: annullate le microtransazioni, cosa cambia

Molti utenti si sono visti cancellare anche centinaia di transazioni da pochi euro per gabbare il sistema del Super Cashback
Molti utenti si sono visti cancellare anche centinaia di transazioni da pochi euro per gabbare il sistema del Super Cashback

Lo Stato dichiara guerra ai furbetti del Cashback e passa all’azione. A partire da ieri, tantissimi utenti segnalano la cancellazione anche di centinaia di microtransazioni. Si tratta di quelle operazioni da pochi euro, effettuate con tempistica ravvicinata sostanzialmente per “gabbare” il sistema e scalare la classifica del Super Cashback, quella che consente di ottenere un ulteriore premio semestrale da 1.500 euro riservato ai primi 10mila della classifica. Dall’app IO, dunque, molti non riescono più a vedere centinaia di transazioni e la loro posizione in classifica è crollata, anche se non possono capire quali siano state le operazioni eliminate dal conteggio.

Super Cashback: il taglio ai furbetti

Gli utenti oggetto del “taglio”, appena aperta l’app IO hanno ricevuto il seguente messaggio: “Ciao! Stiamo effettuando delle verifiche su alcune transazioni anomale rilevate nell’ambito del Cashback: si tratta di transazioni ricorrenti di importo irrisorio, effettuate in numero elevato presso lo stesso esercente, lo stesso giorno e che, pertanto, appaiono non qualificabili come “acquisti” di beni o servizi, ai sensi del Programma”. In un primo momento, alla pubblicazione dello screen del messaggio in Rete, alcuni hanno pensato ad una fake news, poiché nonostante la schermata provenisse da diversi utenti, riportava la stessa ora. In realtà, il sistema automatizzato ha praticamente inviato lo stesso messaggio a tutti i destinatari del provvedimento alla stessa ora. Inoltre, alcuni utenti hanno mostrato la ricezione del messaggio registrando un video.

Sporgere reclamo è quasi impossibile

Gli utenti che hanno chiesto spiegazioni, hanno ricevuto come risposta la conferma da parte dell’app IO che è in atto un processo di verifica delle transazioni e che comunque è possibile sporgere reclamo tramite la procedura che praticamente è impossibile da seguire. Per appellarsi, infatti, è necessario compilare un modulo per ciascuna transazione cancellata, con i propri dati personali, quelli relativi all’acquisto, il tipo di bene, l’importo e l’ID transazione Issuer. In sostanza, bisognerebbe armarsi di tutti gli scontrini e di tanta pazienza per contestare singolarmente centinaia di transazioni che non sono più elencate nell’app.

Un provvedimento giusto, in definitiva, ma che arriva troppo tardi, ovvero a circa 33 giorni dalla fine del semestre, con le classifiche praticamente delineate e che difficilmente saranno stravolte dalla cancellazione delle transazioni. Gli effetti si dovrebbero vedere soprattutto nel periodo luglio-dicembre.

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