Wish decide di lasciare molti Paesi. E in Italia?

Clamorosa decisione dello store Wish, che presto abbandonerà settantuno mercati internazionali. Cosa accadrà in Italia?
Clamorosa decisione dello store Wish, che presto abbandonerà settantuno mercati internazionali. Cosa accadrà in Italia?

Wish è una delle più note piattaforme di e-commerce a livello internazionale. Non può dunque che fare rumore, e molto, la notizia della decisione di abbandonare definitivamente alcuni mercati, compreso il nostro. Ma è proprio così? Nel quadro dell’impegno a lungo termine per aiutare i commercianti a raggiungere il successo, Wish ritiene che sia fondamentale investire nella crescita nei mercati in cui i commercianti possono prosperare maggiormente. Per porre l’accento su quelli che definisce “mercati chiave”, la piattaforma ha deciso di mettere da parte quelli caratterizzati da bassi profitti per i venditori e la stessa Wish. Partendo da questo ragionamento, l’azienda ha deciso che a partire dal 1° marzo 2022, i commercianti non potranno più vendere in 79 Paesi/regioni di destinazione e Wish non supporterà più gli acquisti da parte degli utenti in tali aree geografiche.

Wish saluta anche l’Italia? Assolutamente no

In Italia la situazione è diversa: lo store ha infatti comunicato ufficialmente che sarà ancora disponibile in Italia a partire dal 1° marzo 2022. Nonostante infatti le voci che si sono inseguite in questi giorni sulla possibilità che il nostro Paese rientrasse tra quelli  ‘abbandonati’ da Wish, ad oggi la fonte ufficiale riporta esattamente il contrario. Sul sito, infatti, si legge in una nota che oltre ai 79 Paesi da cancellare nel suo elenco, la piattaforma ne ha anche identificati 61 di destinazione su cui concentrarsi per le vendite.

L’Italia fa parte dell’elenco di queste sessantuno regioni ritenute importanti per le strategie commerciali future di Wish e dei suoi iscritti, e pertanto risulta tra quelle dove gli utenti sono invitati a vendere tranquillamente.

Da notare come tra i Paesi ritenuti sicuri ci sia anche quella Francia che lo scorso dicembre aveva bandito Wish. Da un controllo eseguito dagli ispettori antifrode francesi, infatti, era stato socperto che decine di prodotti presentavano un potenziale pericolo per gli acquirenti ed erano dunque pericolosi. Al punto che dopo alcune vicissitudini, l’Ufficio repressione frodi francese (DGCCRF) aveva deciso di far oscurare la piattaforma. Evidentemente la mossa compiuta in queste ore da Wish servirà anche a riaprire le porte del mercato francese.

“La decisione di concentrarci sui 61 mercati chiave sopracitati contribuirà a migliorare l’efficienza degli sforzi profusi da Wish nel campo del marketing, della logistica, dei pagamenti e di altri aspetti – si legge ancora nella nota pubblicata sul sito ufficiale della piattaforma di e-commerce – consentendo a Wish di offrire un supporto più efficiente e di aiutare i commercianti a raggiungere il successo in questi mercati chiave. Con questa modifica, Wish incrementerà gli sforzi volti a migliorare la qualità e la salute del suo ecosistema, sia per i commercianti che per gli utenti”.

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