Wordle acquisita dal NYT

Il New York Times compra il popolare gioco free-to-play basato sulle parole. Obiettivo potenziare la sezione giochi e far felici gli abbonati.
Il New York Times compra il popolare gioco free-to-play basato sulle parole. Obiettivo potenziare la sezione giochi e far felici gli abbonati.

The New York Times Company, la casa editrice statunitense di periodici nota soprattutto per il quotidiano The New York Times, ha annunciato l’acquisizione di Wordle, il popolare gioco free-to-play basato sulle parole sviluppato dal programmatore britannico Josh Wardle. L’acquisto rientra nella nuova politica dell’editore che mira ad aumentare gli abbonamenti digitali a 10 milioni entro il 2025 sfruttando anche la crescente importanza acquisita dai giochi online.

Wordle al NYT

Worldle è un titolo molto divertente nella sua semplicità. Il gioco consiste infatti nell’indovinare una parola in lingua inglese formata da cinque lettere entro un massimo di sei tentativi, partendo da una definizione esistente che viene scelta casualmente e poi digitata sulla propria tastiera. Un riquadro verde indica che la lettera è corretta e nella posizione esatta, uno giallo indica che la lettera compare nella parola ma in un posto diverso, mentre un riquadro grigio o nero segnala che la lettera non compare da nessuna parte nella parola.

Il New York Times conta così di incrementare la sua sezione gaming per l’edizione online, dove dispone già, tra gli altri, di un popolare cruciverba e di altri giochi di parole riservati ai suoi abbonati, che dimostrano di apprezzare, e tanto, la possibilità di svagarsi anche con qualche titolo tra una lettura e l’altra.

“Il Times rimane concentrato sul suo obiettivo di diventare l’abbonamento essenziale per ogni persona di lingua inglese che cerca di capire e interagire con il mondo”, ha affermato in una dichiarazione alla stampa un portavoce dell’azienda. “I giochi del New York Times sono in tal senso una parte fondamentale di questa strategia”. Una strategia aziendale che funziona, e bene, a giudicare dai numeri che “parlano” di milioni di nuovi abbonati. A dicembre, The Times ha riferito che le sezioni Games e Cooking avevano ciascuno più di un milione di abbonati.

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