Decreto bollette: ecco che cosa prevede il piano del governo contro il caro energia

Col nuovo decreto, stanziati sei miliardi in favore di famiglie e imprese. Provvedimento ad hoc per lo sblocco del credito sul Superbonus.
Col nuovo decreto, stanziati sei miliardi in favore di famiglie e imprese. Provvedimento ad hoc per lo sblocco del credito sul Superbonus.

Sono sei i miliardi che il Governo italiano ha deciso di destinare a una serie di interventi per combattere il caro bollette. Una misura d’emergenza resasi necessaria dopo i forti aumenti di luce e gas scattati a gennaio, che hanno fatto registrare un rincaro generale che di base sfiora il 40-50% in più per utenza. L’obiettivo del decreto, però, non è solo quello di contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale, ma è anche di incentivare “lo sviluppo delle energie rinnovabili e il rilancio delle politiche industriali”.

Decreto Bollette 2022: cosa prevede?

Con il Decreto Bollette 2022 il Governo italiano mira dunque in primis a calmierare gli aumenti di luce e gas degli ultimi sei mesi, aiutando così sia famiglie che imprese. Da questo punto di vista  l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) annullerà per il secondo trimestre 2022, “tutte le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kw”. In tal senso il costo complessivo dell’intervento sarà pari a 3 miliardi di euro per quest’anno.

Il provvedimento energia per intervenire contro il caro-bollette prevede anche l’abbassamento dell’aliquota IVA al 5% e degli oneri generali nel settore del gas anche per il secondo trimestre dell’anno, attraverso lo stanziamento di 592 milioni di euro.

Infine sono previste delle misure strutturali per aumentare la produzione nazionale di gas. Nel dettaglio il decreto stabilisce che il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) avvii sotto la regia del Ministro della Transizione ecologica delle “procedure per l’approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale dai titolari di concessioni di coltivazione di gas”. In pratica l’obiettivo è quello di raddoppiare le estrazioni di metano dai giacimenti nazionali, da assegnare a prezzo convenzionato tramite gare, per dare un po’ di respiro al fabbisogno di energia dell’Italia e ridurre anche così il costo sulle bollette dei cittadini.

Oltre al pacchetto energia, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto contenente alcune correzioni alla cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus 110%, e promosso sostegni all’automotive, con uno stanziamento del fondo unico pluriennale da un miliardo l’anno l’anno per otto anni per favorire la transizione verde, oltre a un fondo di 15 milioni a sostegno dei familiari dei professionisti sanitari deceduti a causa del Covid-19.

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