60 blog in gara, nel nome della libera informazione

Si chiama Freedom Blog Award ed è l'iniziativa organizzata da Reporters sans frontières per promuovere la libera diffusione della libera informazione. 60 blog saranno in gara e l'utenza web potrà dare il proprio voto per sancire il vincitore 2005
Si chiama Freedom Blog Award ed è l'iniziativa organizzata da Reporters sans frontières per promuovere la libera diffusione della libera informazione. 60 blog saranno in gara e l'utenza web potrà dare il proprio voto per sancire il vincitore 2005

Reporters sans frontières, nell’intento di promuovere l’informazione libera ed i mezzi che ne permettono la libera divulgazione, ha ideato un originale concorso tra blog nei quali i voti liberi degli utenti dovranno sancire qual’è il migliore weblog dell’edizione 2005. Se la giuria è costituita dalla multiforme massa degli utenti web interessati all’argomento, la selezione dei blog è invece stata operata da Rsf secondo particolari criteri di affidabilità (età del blog, entità che ne cura lo sviluppo, piattaforma). E’ specificato in particolare come possano far parte del gruppo anche blog curati da giornalisti professionisti.

La procedura di voto richiede una sorta di identificazione preventiva, onde instaurare una piccola forma di ostruzionismo tale da evitare voti fasulli di massa: alla votazione viene dunque richiesto l’indirizzo mail dell’utente ove viene inviata una richiesta di conferma (necessaria al fine della validazione del voto). Ogni utente può apporre un solo voto per ogni singola categoria.

I blog in gara sono stati suddivisi per categorie e nella categoria Europe (8 blog) per l’Italia spicca un solo nome: Ictlex.net, il blog di Andrea Monti dedicato al diritto delle telecomunicazioni e del mondo che ruota attorno al “www”. «I contenuti – di natura essenzialmente giuridica – si sono formati quasi inconsapevolemente “per accumulazione” nel corso del tempo&rquo; spiega Monti, il quale poi si candida inconsapevolmente al concorso di Rsf spiegando: «su ICTLex è possibile trovare materiali che trattano di argomenti (come la crittografia o l’open source) poco “gettonati” dai giuristi oppure (come la libertà di espressione, la riservatezza o il diritto d’autore, e-business, firma digitale) strumentalmente monopolizzati dalle lobby (anche insospettabili) che non gradiscono opinioni “fuori dal coro”».

Il gruppo dei blog in gara annovera numerosi riferimenti di origine iraniana (19 blog su 60), zona dove la libertà di opinione risulta particolarmente pregiudicata. Il 1° Giugno 2005 le votazioni si chiuderanno ed entro due settimane Rsf comunicherà, in nome della libertà di stampa, il vincitore del primo Freedom Blog Award.

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