A casa Sarkozy si scarica da BitTorrent

Gli indirizzi IP di una delle residenze di Sarkozy, primo promotore dell'Hadopi, sarebbero coinvolti in attività di download illegale da BitTorrent.
Gli indirizzi IP di una delle residenze di Sarkozy, primo promotore dell'Hadopi, sarebbero coinvolti in attività di download illegale da BitTorrent.

Il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha notoriamente dichiarato guerra alla condivisione online del materiale protetto dal diritto d’autore e la sua figura è in prima linea da anni nella lotta alla pirateria senza “se” e senza “ma”. Nella sua residenza ufficiale, sono state trovate però alcune tracce di download di file pirata scaricati tramite BitTorrent: i computer della residenza vicina agli Champs-Elysées di Parigi sarebbero infatti coinvolti in una serie di download illeciti e la scoperta sarebbe maturata analizzando semplicemente gli indirizzi IP captati durante le attività di monitoraggio sui download.

Come riportato da TorrentFreak sulla base delle rilevazioni YouHaveDownloaded.com, agli utenti presso l’Elisée Palace che hanno effettuato download di materiale pirata erano stati assegnati tali indirizzi IP: 62.160.71.0 e 62.160.71.255; secondo quanto reso noto, tra i file scaricati illegalmente sono stati trovati una copia di Tower Heist, una copia di Arthur Christmas, brani dei The Beach Boys e altri, per un totale di sei contenuti che chiaramente violano quelle norme a tutela del copyright che in Francia si sta tentando di supportare tramite la HADOPI.

Sebbene non vi sia alcuna prova su chi sia stato a scaricare tale materiale pirata, appare chiaro a molti come trattandosi di IP provenienti dalla residenza Sarkozy l’imbarazzo sia evidente chiunque sia il colpevole. C’è da sottolineare come Sarkozy spinga sulla legge HADOPI ove si indica, tra le varie cose, come tutte le reti all’interno di un’abitazione debbano essere scollegate qualora il network fosse coinvolto per tre volte in attività illecite online. Seguendo dunque ad hoc la legge HADOPI, l’intero network della residenza Sarkozy dovrebbe essere portato offline in ossequio alla normativa medesima che Sarkozy da tempo tenta di imporre al proprio paese.

O quantomeno, il primo “strike” dovrebbe andare a segno con tanto di comunicazione dell’apposita commissione al padrone di casa. E dopo gli altri due moniti sia il Presidente che la moglie rimarrebbero senza Internet al pari degli altri 60 cittadini francesi già giunti al terzo “strike”. Ma Sarkozy “il pirata” avrà con tutta evidenza buone motivazioni a supporto di quanto emerso.

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