ACTA, tre stop dalle commissioni in Europa

La proposta di legge ACTA ha subìto i pareri negativi di tre commissioni europee: il voto definitivo del Parlamento Europeo è previsto nel mese di luglio.
La proposta di legge ACTA ha subìto i pareri negativi di tre commissioni europee: il voto definitivo del Parlamento Europeo è previsto nel mese di luglio.

Un nuovo passo falso in Europa per l’ACTA, la proposta di legge per la regolamentazione del diritto d’autore, la cui discussione nel Parlamento Europeo sta attraversando un percorso tortuoso che però, fino ad ora, non ha dato dei risultati incoraggianti. L’ACTA, infatti, ha dovuto subire il no di ben tre diverse commissioni del Parlamento Europeo.

Le polemiche contro la proposta di legge non si sono risparmiate nei mesi passati, e la stessa Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione Europea e responsabile per l’Agenda Digitale, ha recentemente lasciato intuire che l’Europa non avrebbe portato avanti l’ACTA. Il Parlamento Europeo, quindi, si sta decisamente schierando contro la legge, votando probabilmente la non adozione del trattato. Ora, dopo la consultazione di queste tre commissioni, il voto finale è previsto per luglio.

Il voto di consultazione europeo arriva sulla scia di una precedente decisione del Governo Olandese, che aveva inizialmente congelato ogni decisione in attesa dei risultati del dibattito europeo. Tuttavia l’intervento del Parlamento Olandese, ora, potrebbe mettere pressione sul Governo per opporsi all’ACTA. Sebbene il documento ACTA sia stato firmato dal presidente Obama l’anno scorso, per poter ottenere una ratifica positiva, in Europa, la legge dovrebbe ottenere la firma di ogni nazione dell’Unione. Tuttavia il no dell’Olanda si è unito a quello di Polonia, Repubblica Ceca e Germania, da cui son giunte riserve che rischiano di far saltare il banco. Le decisioni dei comitati per l’industria, le libertà civili e la commissione giuridica, pur essendo contrarie all’adozione dell’ACTA, non sono definitive, perché manca l’intervento della commissione per il commercio e, naturalmente, il voto finale del Parlamento.

Nella vicenda è intervenuto Rick Falkvinge, fondatore del Partito del Pirata che, in un post sul proprio blog, ha dichiarato che la lotta non è ancora finita: «Quello che è successo oggi è stato il primo passo di una lunga catena che terminerà con la votazione finale di tutto il Parlamento Europeo […] Se [l’ACTA] verrà sconfitta, allora si tratterà di qualcosa di definitivo».

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