AltroConsumo entra duro su AGCOM

AltroConsumo si presenta al TAR del Lazio assistita dagli avvocati Carmelo Giurdanella e Guido Scorza per contestare nel merito il bando per l'assegnazione delle licenze Wimax. AGCOM sotto accusa: non ha fatto nulla per favorire la concorrenza nel settore
AltroConsumo si presenta al TAR del Lazio assistita dagli avvocati Carmelo Giurdanella e Guido Scorza per contestare nel merito il bando per l'assegnazione delle licenze Wimax. AGCOM sotto accusa: non ha fatto nulla per favorire la concorrenza nel settore

AltroConsumo non le manda a dire: assistita dagli avvocati Carmelo Giurdanella e Guido Scorza, l’associazione è intervenuta davanti al TAR del Lazio nel noto procedimento avviato da MGM Production contro la delibera AGCOM che regolamenta l’assegnazione delle frequenze Wimax sul territorio italiano. L’accusa è forte e diretta: la delibera AGCOM non promuove in alcun modo l’effettiva concorrenza nel settore delle telecomunicazioni.

Come riportato esplicitamente sul sito dello studio Giurdanella, i principi su cui si basa l’accusa sono tre:

  • «si consente agli operatori già detentori di licenze UMTS di partecipare alla gara per l’assegnazione dei nuovi diritti d’uso per il Wimax; infatti, solo uno dei tre diritti d’uso posti a gara viene riservato ad operatori che non detengano già diritti d’uso relativi alla rete UMTS con la conseguenza di consentire un rafforzamento dell’oligopolio di TIM, Vodafone, Wind e H3G nel settore della telefonia mobile»;
  • «non si impedisce all’incumbent, Telecom Italia, di partecipare alla gara di assegnazione dei diritti d’uso delle nuove frequenze, consentendo all’ex monopolista di rafforzare la propria posizione dominante»;
  • «si adotta il sistema della gara con aggiudicazione alla migliore offerta economica, senza valutare in alcun modo i migliori piani di investimento e di sviluppo (come invece avviene nella maggior parte degli altri paesi europei), sistema -quest’ultimo- che consentirebbe di ridurre i costi finali per gli utenti-consumatori».

Secondo AltroConsumo, insomma, «nel fissare le regole sull’assegnazione delle frequenze mancano le misure, sostanziali e concrete, a favore della concorrenza e dell’apertura del mercato delle nuove tecnologie a soggetti alternativi ai soliti noti. Telecom Italia aggiunge così ai quattordici mercati di cui ha il sostanziale controllo, il quindicesimo. L’ex-monopolista non è l’unico beneficiario: Vodafone, Wind e H3G ringraziano sentitamente […] il rischio, concreto, è che i licenziatari UMTS prendano anche la licenza Wimax per tenersela in tasca»: il monito già lanciato a poche ore dalla pubblicazione del bando è stato fatto proprio dall’associazione ed il verbo della protesta è così giunto fino al TAR del Lazio che ora dovrà stabilire in che modo l’accusa sia entrata nel merito.

Il testo dell’intervento ad adiuvandum relazionato presso il TAR è disponibile online mette sul tavolo tutte le contraddizioni rilevate nel bando per l’occupazione delle frequenze e chiede infine «l’accoglimento del ricorso introduttivo del presente giudizio, previa sospensione cautelare degli atti, con espressa riserva di deduzioni ed
eccezioni nel proseguo del giudizio».

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti