AMD Phenom: consumi imprevisti?

Nei giorni scorsi avevamo discusso del problema che ha costretto AMD a posticipare il lancio delle soluzioni Phenom a 65 nanometri, con frequenza operativa superiore ai 2.3Ghz. La causa di ciò è da imputare alla presenza di un bug hardware che si rivela nelle situazioni in cui il processore opera in virtualizzazione con tutti e 4 i core spinti al 100%.

Questo inconveniente dell’ultimo minuto ha costretto AMD a eliminare dai listini il modello Phenom 9700 con frequenza di 2.4Ghz, in attesa di rilasciare il nuovo stepping B3, in grado di operare correttamente a frequenze ben più elevate.

Secondo una fonte non meglio precisata, molto vicina ai costruttori di schede madri, pare che il bug del modello Phenom 9700 non rappresenti l’unico problema di questa CPU: sembra infatti che il valore del TDP riscontrato sia di ben 125W, superiore a quanto dichiarato in precedenza da AMD. Stessa sorte per il modello Phenom 9900, il cui TDP sembra raggiungere i 140W.

Si tratta senza dubbio di valori piuttosto alti, se consideriamo che questi processori sono costruiti con un processo produttivo a 65 nanometri e presentano frequenze operative non troppo elevate.

Secondo la stessa fonte, pare che tra i costruttori di schede madri si stia diffondendo un certo malumore, in quanto si ipotizza che i problemi riscontrati sugli attuali Phenom possano far slittare il passaggio al processo produttivo a 45 nanometri, che interessa le CPU Deneb FX, Deneb, Propus, Regor e Sargas.

AMD ha liquidato l’indiscrezione affermando che “l’obiettivo della società è quello di fornire agli utenti la tecnologia giusta per il mercato giusto al momento opportuno”.

Ricordo che gli attuali Phenom disponibili sul mercato sono i modelli quad-core 9500 e 9600, con frequenze di 2.2Ghz e 2.3Ghz e prezzi pari a 251 dollari e 283 dollari rispettivamente. Almeno il prezzo è molto competitivo.

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