Anonyupload, vero o falso?

Anonyupload si dissocia dagli Anonymous e smentisce di voler ereditare il ruolo di Megaupload: non una truffa, forse, ma nemmeno una soluzione.
Anonyupload si dissocia dagli Anonymous e smentisce di voler ereditare il ruolo di Megaupload: non una truffa, forse, ma nemmeno una soluzione.

Un nome su tutti si è fatto largo nella corsa al post-Megaupload: trattasi di Anonyupload, progetto annunciato da poche ore e che vedrà la luce ufficialmente il 25 gennaio. Sul sito, però, grava un pesante punto interrogativo: si tratta di una truffa o di un reale tentativo di sfuggire all’FBI mettendo in piedi una struttura alternativa a quella che fu di Kim Dotcom?

Da una parte v’è il sito in sé, che sta aggiungendo importanti dettagli sulla propria homepage proclamando l’autenticità dell’iniziativa; dall’altra vi sono gli Anonymous, i quali tagliano i ponti con il progetto enunciando ufficialmente il proprio totale distacco nonché la propria secca diffida nei confronti dell’idea.

Anonymous tagliano con Anonyupload

Gli Anonymous smentiscono ogni legame con Anonyupload

Vero o falso? Scam o nuovo Megaupload? Per tentare di capirlo occorre anzitutto partire dalla pagina ufficiale, Anonyupload.com, e dalle sue evoluzioni nelle ultime 24 ore.

Innanzitutto il team utilizza il simbolo degli Anonymous, ma al tempo stesso se ne dissocia specularmente al modo in cui gli Anonymous stessi si sono dissociati da Anonyupload. Chiara la definizione che il nuovo gruppo offre di sé: «si può essere Anonymous su Internet, si possono supportare gli Anonymous e non essere membri degli Anonymous. Non siamo un fake!». Una rivendicazione urlata, insomma, per fissare un punto di partenza: il principio è quello degli Anonymous, ma l’origine è diversa e le attività sono dissociate. Un team alter-Anonymous, insomma, per mettere in piedi un alter-Megaupload.

Le accuse di scam, inoltre, sembrano momentaneamente cadere nel giro di poche ore di fronte alla rimozione del pulsante per le donazioni di denaro: il gruppo spiega che al momento non servono altri fondi poiché si tenterà di fare il possibile con quanto già ricevuto ad oggi. Il ringraziamento a chi ha già inviato la propria partecipazione in termini monetari chiude il sospetto più feroce: che l’iniziativa fosse una semplice truffa ben orchestrata.

Confermata la dislocazione in Russia dei server per sfuggire alla giurisdizione USA. Su Twitter, inoltre, il gruppo inizia ad offrire basi teoriche più solide all’iniziativa: «vogliamo lanciare un network decentralizzato, come Diaspora, con lo stesso sistema economico di Wikipedia! Fidatevi, non stiamo tentando di truffarvi». Una parola, in particolare, sembra farsi largo con forza: decentralizzazione. Ed è su questo punto che il progetto pone il proprio accento e la propria peculiarità di approccio.

Pur agendo in modo teoricamente contrario ai propri stessi interessi, il team Anonyupload spiega perché la propria stessa idea non sia una buona idea:

Anonyupload.com è un servizio centralizzato: quando carichi un file, questo è conservato sui nostri hard drive, in una singola location. E questa non è cosa buona! è il contrario di quel che è Internet: decentralizzazione. […]

Condividere un file tramite reti P2P moltiplica il file in modo significativo, e quando qualcuno li vuole scaricare, pezzi di questi file sono conservati da diverse macchine allo stesso tempo ed infine si può ricostruire il file originario […].

Il consiglio, insomma, è quello di usare Anonyupload al fianco di altri servizi, poiché è nella decentralizzazione che può essere ricercata la ricchezza di un servizio si sharing. Dunque perché mettere in piedi comunque Anonyupload, nonostante i principi espressi? Anche per questo il team ha una risposta:

Perché è divertente e tecnicamente interessante, tenete a mente che l’obiettivo non è di diventare una replica di Megaupload. Se abbiamo una base economica buona tramite le donazioni, faremo il possibile per espanderci, ma senza arrivare ad un enorme sistema che funziona solo con i soldi.

Anonyupload ne esce quindi probabilmente ridimensionato: rifiuta l’eredità di Megaupload, respinge il principio di Megaupload, è bocciato dagli Anonymous, ma al tempo stesso si carica in spalle principi di decentralizzazione facendosi evangelista del P2P.

“Vero o falso?” A questo punto vale un po’ come un “testa o croce?”. Vero, probabilmente, ma a modo suo. Megaupload era tutt’altra cosa e non sarà quindi presumibilmente Anonyupload a raccogliere i favori di chi è orfano del vecchio sistema e sta cercando in queste ore una alternativa valida.

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