AOL: gli americani sono mail-dipendenti

Secondo una ricerca commissionata da AOL gli utenti americani sono mail-dipendenti: controllano la posta più volte al giorno, hanno ognuno più mail account e gradirebbero fortemente la possibilità di intervenire su mail già mandate ma non ancora lette
AOL: gli americani sono mail-dipendenti
Secondo una ricerca commissionata da AOL gli utenti americani sono mail-dipendenti: controllano la posta più volte al giorno, hanno ognuno più mail account e gradirebbero fortemente la possibilità di intervenire su mail già mandate ma non ancora lette

Una ricerca portata avanti da Opinion Research per il gruppo America OnLine ha evidenziato come lo strumento mail abbia ormai superato di gran lunga la soglia dell’utilità e per la popolazione statunitense sta raggiungendo la soglia della dipendenza. Il questionario è stato sottoposto a 4.012 cittadini USA di almeno 18 anni.

In linea generale emerge il profilo di un utente che ha più account registrati e che controlla la posta ogni giorno e più volte durante le 24 ore: il 41% degli intervistati ha infatti ammesso di controllare la posta almeno 5 volte al giorno. La dipendenza assume contorni più evidenti nel dato che dimostra come un quarto circa del gruppo non rimanga senza controllare la propria posta per più di 2-3 giorni: il 60% degli intervistati controlla infatti la posta anche in periodo di vacanza.

La statistica rivela inoltre due importanti segni a metà tra il tecnologico e lo psicologico, una curiosa commistione tra innovazione e ansietà. Innanzitutto emerge come il 45% degli utenti gradirebbe fortemente la possibilità di poter cancellare o modificare i messaggi già inviati e non ancora letti. In secondo luogo (43%) c’è la forte curiosità di tenere sotto controllo il forwarding dei propri messaggi per capire come vengano utilizzati e dove vengano inoltrati.

Sondaggi come quello commissionato da AOL denotano normalmente tendenze in atto, ma fotografano proporzioni assolute spesso lievitate ed utili soprattutto ad aprire la strada a nuovi servizi o iniziative. La guerra dei sondaggi ha spesso in altri campi recitato un ruolo di primo piano nelle strategie di mercato dei gruppi commissionanti le ricerche. L’ipotesi non è da accantonare soprattutto alla luce degli investimenti profusi da AOL per entrare nella battaglia delle webmail movimentata dall’avvento di Google Gmail.

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