Apple, numeri al rialzo e rinnovato ottimismo

La trimestrale Apple è fatta di numeri in positivo grazie a Mac ed iPhone che trainano con omogeneità il gruppo. Il futuro aleggia nell'incertezza, ma l'azienda esprime ottimismo grazie alle buone performance ottenute e alla completezza del parco prodotti
La trimestrale Apple è fatta di numeri in positivo grazie a Mac ed iPhone che trainano con omogeneità il gruppo. Il futuro aleggia nell'incertezza, ma l'azienda esprime ottimismo grazie alle buone performance ottenute e alla completezza del parco prodotti

La trimestrale Apple, per la quale v’era molta attesa a causa della difficile situazione che sta mettendo alla prova tutte le maggiori aziende del settore, ha superato l’esame. Nonostante per il futuro sussista una certa incertezza, l’oggi vive su solide sicurezze: i prodotti piacciono, la mela vende, i profitti crescono. I titoli AAPL, quindi, nonostante il brusco calo registrato negli ultimi mesi, rimangono un parco azionario affidabile e l’azienda fa vanto della cosa cercando soprattutto di trasmettere un certo senso di sicurezza nei timorati investitori del momento.

Il dato che spinge sull’acceleratore immediatamente dopo la chiusura del Nasdaq è nel +26% registrato a livello di profitti. L’azienda chiude infatti a 1.14 miliardi di dollari complessivi (1.26 dollari per ogni singola azione), in crescita rispetto ai 904 milioni (1.01 diluiti) dell’anno precedente. Tali numeri superano peraltro le stime degli analisti, ferme ad una proiezione di introito di 1.11 dollari netti per azione. 7.9 miliardi è l’ammontare complessivo delle vendite, in crescita rispetto ai 6.2 di 12 mesi prima.

I numeri positivi sono generati da un flusso positivo tanto dal comparto Mac (oltre 2 milioni di untà distribuite) quanto dall’iPhone, il nuovo prodotto che sta raccogliendo ottime performance in ambito mobile (oltre 6 milioni di telefoni venduti) e che permette al gruppo di aumentare e differenziare le fonti di entrata del gruppo. Nel comunicare la trimestrale, peraltro, in Apple si fanno continui riferimenti alle incertezze del presente, ma anche all’ottimismo verso il futuro dato dal grande ammontare “cash” del gruppo in parallelo ad un parco prodotti senza precedenti per la mela di Cupertino. Steve Jobs alterna parole entusiastiche ad espressioni quali «non sappiamo quanto il periodo influirà su Apple», il che costituisce un approccio quantomeno realistico ad un momento di difficile interpretazione anche per la persona che più di ogni altra ha il polso della situazione tra i laboratori di Cupertino.

Per il trimestre in corso l’attesa è di un monte vendite pari a 10 miliardi di dollari per un utile di $1.06 to $1.35 per azione. Le stime degli analisti, un po’ come da tradizione per il gruppo Apple, sono più ottimistiche arrivando a 10.6 miliardi e 1.66 dollari diluiti. Sarà questo il trimestre comprendente il periodo di Natale, e con la difficile situazione esistente trattasi di una sorta di rebus che la borsa ancora non riesce a decifrare. Nell’ultima seduta l’intero listino ha chiuso in pesante ribasso, ma le azioni AAPL si sono immediatamente riprese nell’after-hour maturando un +12% che promette buone cose per l’apertura odierna.

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