Apple adotterà seriali generate in modo casuale

Apple cambierà le modalità con cui assegna i numeri seriali per i propri prodotti, affinché siano più difficilmente identificabili.
Apple cambierà le modalità con cui assegna i numeri seriali per i propri prodotti, affinché siano più difficilmente identificabili.

Apple potrebbe cambiare la modalità con cui assegna codici seriali ai propri prodotti. È quanto si apprende da una nota consegnata agli Apple Authorized Service Provider, scelta dal gruppo di Cupertino per annunciare la novità, in via di introduzione entro la fine del 2020. Non più codici alfanumerici generati per identificare univocamente un prodotto già dalla fase di produzione, ma stringhe casuali create a partire da algoritmi.

Fino a oggi, Apple ha utilizzato delle classi precise di numeri seriali per i propri prodotti. Stabiliti in sede di produzione, tanto da essere spesso riportati in serigrafia sulla scocca degli stessi dispositivi, questi numeri hanno permesso di identificare con relativa precisione la data e il luogo di fabbricazione, nonché la tipologia di dispositivo prodotto. Il sistema attuale prevede un’assegnazione progressiva, di conseguenza è possibile scovare device realizzati nello stesso periodo – a volte nello stesso giorno – semplicemente verificando il loro codice.

Dalla fine del 2020, tuttavia, Apple ha intenzione di utilizzare un sistema casuale di assegnazione dei numeri di serie, affinché risulti molto più difficile ottenere informazioni su un prodotto semplicemente dall’analisi del suo codice. Ovviamente il formato risulterà comprensibile alla stessa società di Cupertino, per poter continuare a fornire servizi di garanzia o annunciare richiami, tuttavia potrebbe apparire impenetrabile a terzi. Così come sottolinea MacRumors, questa novità dovrebbe aiutare la società californiana a ridurre il numero di frodi sui propri device, sebbene al momento non sia ben chiaro come. Sui social network alcuni utenti hanno ipotizzato che la mossa possa servire per limitare fenomeni come quello degli Hackintosh – ovvero l’installazione di macOS su normali PC – considerando come la procedura faccia ricorso a numeri di serie fittizi che, per classe e tipologia, ricordano Mac veri. Dalle parti di Apple Park, tuttavia, non è giunta alcuna conferma in merito.

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