Atari abbandona la crociata anti-P2P

È solo di qualche settimana fa la notizia dell’azione legale intrapresa dalla Atari nei confronti di Gill e Ken Murdoch, la coppia scozzese accusata ingiustamente di aver condiviso il videogioco “Race 07” nella rete, che già la storica casa produttrice fa marcia indietro e abbandona (almeno momentaneamente) la caccia alle streghe nei confronti degli utenti del P2P.

Lo studio legale Davenport Lyons, che fino ad ora si era occupato degli interessi legali legati al copyright della società, ha infatti annullato tutte le richieste inoltrate ai provider volte ad ottenere i dati personali dei clienti ritenuti colpevoli di aver scaricato illegalmente materiale protetto di proprietà del marchio statunitense. A fornire gli IP degli utenti agli avvocati era la società investigativa anti-pirateria Logistep, nota soprattutto per il suo contributo nel caso Peppermint.

Dopo aver ritirato tutte le accuse mosse contro i coniugi Murdoch ancor prima dell’inizio del processo a causa di prove del tutto inconsistenti, la Atari ha deciso di interrompere il sodalizio con il gruppo inglese senza addurre spiegazioni se non un breve commento sulle pagine telematiche di The Register, importante pubblicazione informatica inglese:

In relazione al file sharing, la nostra posizione è che conserviamo e ci riserviamo il diritto di proteggere le nostre proprietà intellettuali dalla diffusione illegale e dalla pirateria. Pur avendo interrotto il nostro rapporto lavorativo con Davenport Lyons, continuiamo a lavorare a fianco di consulenti legali al fine di proteggere i nostri diritti.

Lo studio legale, che non è nuovo a questa crociata contro il mondo del file sharing, non ha ancora commentato l’accaduto.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti