Braccio di ferro tra Google e la RIAA

Google non rimuove, come richiesto dalla RIAA, una applicazione per Android che faciliterebbe la ricerca ed il download di musica illegale.
Google non rimuove, come richiesto dalla RIAA, una applicazione per Android che faciliterebbe la ricerca ed il download di musica illegale.

Google e la RIAA vivono giornate di attrito a causa di una piccola applicazione gratuita presente sul marketplace per applicazioni a disposizione dei device Android. In ballo non c’è solo una piccola app, ma un più ampio principio: la definizione delle responsabilità relative alle funzioni delle applicazioni presenti all’interno degli App Store sul mercato.

L’applicazione al centro della disputa prende il nome di “MP3 Music Download Pro” ed è tra le più scaricate in assoluto dall’utenza Android. Secondo Google, consente di trovare e scaricare musica; secondo la RIAA, consente di trovare e scaricare musica illegale. La differenza di vedute è proprio relativa alle possibili finalità d’utilizzo: l’associazione che tutela le grandi etichette ha infatti richiesto che lo strumento possa essere rimosso sulla base dell’utilizzo illegale praticato, mentre Google ne ha finora difesa la presenza sulla base del principio sano identificato.

Va condannato lo strumento o ne va condannato l’uso? Le trattative tra le parti vertono tutte su questo principio, o almeno dietro tale principio celano gli attriti tra le parti. La RIAA ha espresso sconcerto per la mancata rimozione dell’app, ricordando che in passato Google si è mostrata più collaborativa. Le major chiedono in particolare a Google un atteggiamento maggiormente proattivo nella ricerca delle applicazioni che consentono pratiche illegali, identificando così indirettamente specifiche responsabilità proprio da parte dell’azienda di Mountain View.

Al momento tra le parti non è ancora esplosa alcuna guerra, ma le scaramucce portate su pubblica piazza lasciano intendere come lo scontro sia in atto. E probabilmente MP3 Music Download Pro è soltanto la punta dell’iceberg perché nelle medesime trattative non è possibile ignorare l’impegno che la stessa Google sta per intraprendere nel mondo della musica. Proprio nei prossimi giorni è previsto un grande evento nel quale ci si attende qualche annuncio formale relativo a Google Music, dunque la frizione con la RIAA sembra in questa fase una nota stonata. O forse è soltanto un accordo di settima, prima del gran finale.

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