Continua la guerra dei cloni Apple

Nonostante le recenti decisioni del giudice, Psystar insiste nella sua causa legale per vedere riconosciuto il suo diritto a vendere PC equipaggiati con sistema operativo Apple. Intanto dall'Argentina giungono notizie su una nuova società dei cloni
Nonostante le recenti decisioni del giudice, Psystar insiste nella sua causa legale per vedere riconosciuto il suo diritto a vendere PC equipaggiati con sistema operativo Apple. Intanto dall'Argentina giungono notizie su una nuova società dei cloni

Sembra non conoscere fine la querelle legale tra Apple e Psystar, la piccola società della Florida che distribuisce computer equipaggiati con i sistemi operativi della mela. In seguito alle recenti decisioni del giudice, che ha respinto le accuse di monopolio rivolte alla società di Cupertino, Psystar ha deciso di tornare all’attacco dichiarandosi “rispettosamente in disaccordo” con quanto stabilito dal tribunale fino a ora.

Secondo i creatori dei “cloni” Apple, la questione legata al copyright costituirebbe ancora il centro dell’intero piano per far valere le proprie ragioni in aula. Per Psystar, le politiche adottate dalla società di Cupertino nei confronti del suo sistema operativo Mac OsX sarebbero da ritenere lesive della libera concorrenza, poiché impedirebbero a soggetti terzi di competere nel medesimo settore ad armi pari. La violazione non interesserebbe, però, le leggi antitrust ma l’attuale normativa sul copyright vigente negli Stati Uniti.

I legali di Psystar sostengono che la licenza d’uso del sistema operativo (EULA) Mac OsX consentirebbe ad Apple di avere il controllo anche sull’hardware dei dispositivi, espandendo così l’EULA oltre i confini generalmente normati dal Copyright Act. Esasperando alcune interpretazioni sul diritto d’autore, la società di Cupertino sarebbe dunque in grado di attuare politiche lesive per la concorrenza senza violare direttamente le norme antitrust. Con questa interpretazione giuridica, Psystar mira ad aggirare le recenti decisioni del giudice, che aveva richiesto prove maggiori sul presunto monopolio attuato da Apple intorno al suo sistema operativo. La nuova linea di Psystar sposta il problema dalle leggi sulla concorrenza a quelle sul diritto d’autore, consentendo a quest’ultima di svincolarsi dalle recenti richieste del tribunale.

Nonostante gli sviluppi della querelle legale, Psystar continua la vendita dei suoi dispositivi equipaggiati con sistema operativo Apple. La società della Florida mira a ottenere un’ingiunzione nei confronti di Cupertino come primo passo per essere definitivamente legittimata a distribuire i suoi computer con Mac OsX.

Intanto, dall’Argentina giunge notizia di un nuova società pronta a vendere personal computer equipaggiati con gli OS di Apple. OpeniMac offre un PC dotato di processore da 2,53 GHz Core 2 Duo, 2 Gb di RAM, DVD drive, 320 Gb di disco rigido e scheda grafica Radeon HD Pro da 256 Mb a circa 990 dollari. Il dispositivo è fornito insieme al sistema operativo Leopard in versione originale e la licenza d’uso avvisa sul possibile malfunzionamento di alcuni programmi, concepiti per essere eseguiti esclusivamente sui Mac. Nella guerra dei cloni di Apple si potrebbe pertanto presto aprire un nuovo fronte.

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