Psystar perde: solo Apple può avere Os X

Dopo mesi di lotta legale il giudice ha stabilito che per Apple impedire che qualcun altro venda computer con preinstallato il suo sistema operativo non è concorrenza sleale poichè la compagnia non fa mercato a sè ma, anzi, opera concorrenzialmente
Dopo mesi di lotta legale il giudice ha stabilito che per Apple impedire che qualcun altro venda computer con preinstallato il suo sistema operativo non è concorrenza sleale poichè la compagnia non fa mercato a sè ma, anzi, opera concorrenzialmente

Non ce l’ha fatta la piccola Psystar a dimostrare in aula che il comportamento della Apple è anticompetitivo e che non ha il diritto di impedirgli la vendita di computer da loro prodotti ed equipaggiati di default con il sistema operativo Mac Os X.

In Aprile Psystar ha cominciato a vendere i suoi computer con OS Apple a 400 dollari e in Luglio è arrivata la prima convocazione in tribunale da Cupertino alla quale ne è subito seguita un’altra dalla stessa Psystar con cui si accusava la società di Jobs di concorrenza sleale. Proprio quest’ultima causa, però, è quella che è stata rigettata per prima.

Il fallimento è tutto nella linea accusatoria della Psystar in quanto il giudice ha sentenziato che l’azienda non è riuscita a dimostrare che il comportamento della società di Cupertino vada contro le regole. Il giudice William Alsup infatti non ha trovato che, come sostiene il querelante, Apple faccia un mercato a sè, non ne è dimostrazione il fatto che le macchine con la mela costino molto di più delle altre, nè tantomeno ha giovato a tale tesi l’affermazione che comunque esistano anche molti altri concorrenti.

Un altro tassello fondamentale per il giudice è stato poi nella discussione intorno a quanto Apple faccia lavoro di promozione, cosa che sarebbe un indizio fortissimo a favore del fatto che ha bisogno di lavorare per guadagnarsi consumatori e che quindi opera in un mercato concorrenziale. Alla fin fine, secondo Alsup, Apple ha tutto il diritto di chiedere ai suoi clienti di usare Mac Os X solamente su macchine di Cupertino.

Adesso la Psystar ha 20 giorni per decidere se fare appello a tale decisione e portare nuove prove e nuove argomentazioni a supporto della propria tesi. Eppure non è chiaro l’obiettivo della battaglia. Se infatti il gruppo dovesse vincere, a quel punto chiunque (inclusi colossi come HP e Dell) potrebbero vendere sistemi equipaggiati con Mac OS X, rendendo di fatto lo sforzo di Psystar per conquistare nuovi utenti del tutto inutile. Tra le parti è però in atto un braccio di ferro ad oltranza e la contromossa Psystar va probabilmente letta esclusivamente in quest’ottica.

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