Ecco perché il Belgio vorrebbe abolire l’e-commerce

Paul Magnette, leader del Partito Socialista belga, vuole introdurre limiti più stringenti al lavoro notturno.
Paul Magnette, leader del Partito Socialista belga, vuole introdurre limiti più stringenti al lavoro notturno.

Clamorosa proposta dal Belgio: “basta con lo shopping online”. La proposta, che sta facendo molto discutere sia in patria che all’estero, arriva da Paul Magnette, leader del Partito Socialista belga, che fa parte del governo nazionale, e Sindaco di Charleroi. Nel corso di un’intervista rilasciata al giornale fiammingo “Humo”, Magnette si è scagliato contro ogni forma di commercio via internet: “Facciamo del Belgio un Paese senza e-commerce”. Ma perché?

L’e-commerce è una forma di degrado sociale

Dietro alla clamorosa presa di posizione del politico fiammingo c’è la convinzione sua, e del suo gruppo politico, che questa forma di commercio non è progresso, ma degrado sociale ed ecologico. “Perché dobbiamo avere persone che lavorano di notte nei magazzini, solo per soddisfare i desideri di chi vuole fare shopping a qualsiasi orario e ricevere la merce entro 24 ore? Davvero non possiamo aspettare due giorni per ricevere a casa un libro?”, si chiede il leader del Partito Socialista belga.

Secondo i dati forniti da Eurostat, da questo punto di vista il 75% del belgi tra i 16 e i 74 anni ha fatto acquisti online nel 2021, rientrando così nella media europea.

La proposta di Magnette si inserisce in realtà in un quadro però molto più complesso, che  riguarda un dibattito in corso all’interno al Paese sulle varie forme di lavoro notturno. Il Belgio, infatti, ha allo studio dei cambiamenti alla legge  attualmente in vigore, che vorrebbe rendere simile a quella di Paesi confinanti come l’Olanda. Secondo lo statuto nazionale, il lavoro dopo le 20.00 va compensato con uno speciale salario notturno, ma per favorire le imprese il Governo vorrebbe estendere il salario diurno a 20 ore su 24, previo accordo con i sindacati aziendali.

Magnette vorrebbe invece introdurre limiti più stringenti al lavoro notturno, perché sostiene di voler tutelare diritti e salute dei lavoratori. Ma la sua posizione viene ovviamente contestata dagli avversari politici, che di contro spingono per cambiare la legge, come scritto prima, in quanto sottolineano il positivo impatto che le attività di e-commerce hanno sull’occupazione e il Pil.

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