Ecommerce: meno negozi, più fatturato

Il fatturato delle vendite online in Italia è passato in soli due anni da 170 a 523 milioni di euro, ma costituisce solo il 2.9% del giro d'affari complessivo che si attesta sui 18 miliardi di euro. Tra i prodotti più venduti figurano cellulari e laptop
Il fatturato delle vendite online in Italia è passato in soli due anni da 170 a 523 milioni di euro, ma costituisce solo il 2.9% del giro d'affari complessivo che si attesta sui 18 miliardi di euro. Tra i prodotti più venduti figurano cellulari e laptop

Il mercato italiano delle vendite online è in continua evoluzione e il fatturato generato dal canale Internet è passato in soli due anni da 170 milioni agli attuali 523 milioni di euro, nonostante il numero dei portali dediti alle vendite online sia diminuito nel corso degli ultimi anni (nel 2004 erano 238, a dicembre 2006 erano 226). Si tratta di un dato significativo che emerge da una indagine condotta da parte di GfK Marketing Services Italia, azienda leader nelle ricerche di mercato sui beni durevoli di consumo attraverso il canale Internet, e che ben illustra le grandi potenzialità del mercato delle vendite online.
In cifre assolute però gli acquisti tramite la rete rappresentano da noi solo il 2.9% del giro d’affari complessivo del mercato dei beni durevoli che si attesta sui 18 miliardi di euro, rappresentando quindi un mercato ancora di nicchia, seppure in continua crescita.

Le rilevazioni di Gfk hanno coinvolto 43 siti Web a livello europeo tenendo in considerazione tanto i “Click&Mortar”, cioè siti e portali che fanno riferimento a catene e negozi con relativo punti vendita sul territorio, quanto i cosiddetti “Pure player”, cioè meri negozi virtuali dediti solitamente a prodotti di tecnologia di consumo.

La ricerca sembra far emergere una dinamica particolare in quanto alla rilevazione dei prezzi dei prodotti smerciati: il prezzo medio dei prodotti venduti tramite la rete risulta infatti superiore a quanto offerto dal mercato tradizionale. Prendendo come riferimento i televisori LCD, a dicembre 2006, in pieno periodo natalizio, nei canali tradizionali il prezzo di vendita dei dieci modelli più venduti oscillava tra gli 846 e i 741 euro, mentre in Internet i prodotti più venduti erano posizionati con un prezzo che variava tra i 1.154 e gli 877 euro. Tale differenza si spiega soprattutto con il fatto che gli acquisti online riguardano principalmente prodotti di fascia alta ed a maggior contenuto tecnologico.

Se si analizza la composizione del fatturato del canale online, ad assumere maggiore rilevanza sono infatti i prodotti legati alle telecomunicazioni e all’informatica: telefoni cellulari (16,6% del totale), seguiti dai laptop (14,85%), TV Lcd (10,1%), TV al plasma (5,3%), stampanti (2,9%), monitor LCD per pc (2,8%), navigatori satellitari (2,4%) e condizionatori (1,6%). Alcuni prodotti invece vengono proposti a prezzi decisamente più convenienti, come accade ad esempio per alcuni modelli di lettori MP3.

L’acquisto in rete non viene scelto quindi principalmente per il prezzo, o almeno non sembra essere questo l’unico fattore di scelta per gli acquisti online: ad attrarre gli acquirenti sembra essere principalmente la possibilità di trovare subito ciò che si cerca, anche quello che è ancora difficile da trovare nei canali tradizionali. Gli acquisti natalizi online risultano infatti anticipati al mese di novembre rispetto al canale tradizionale (3,9% sul totale degli acquisti online nel mese di novembre 2006, 3% nel mese di dicembre 2006), mentre nel periodo estivo l’utilizzo di Internet per gli acquisti scende drasticamente (2,2% di acquisti tramite Internet nel mese di agosto 2006 contro una media annuale del 3%).

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