Ericsson: con il 5G si guida l'auto da remoto

Al Mobile World Congress Webnews ha avuto modo di provare la guida da remoto che Ericsson ha realizzato per dimostrare le potenzialità reali del 5G.
Al Mobile World Congress Webnews ha avuto modo di provare la guida da remoto che Ericsson ha realizzato per dimostrare le potenzialità reali del 5G.

Sedersi al volante, impostare i propri piedi su freno e acceleratore, posizionare gli occhi sulla strada e partire pur rimanendo immobili. Viaggiare, pur senza spostarsi. Come in un videogioco, pur sapendo che è qualcosa di molto più complesso; come in una realtà virtuale, benché ci sia qualcosa di molto più coinvolgente rispetto ai visori odierni. È questa l’esperienza che Ericsson ha offerto ai visitatori del Mobile World Congress 2017 all’interno del proprio stand, ove è stato messo in atto un esperimento ad alto impatto emotivo per far “toccare con mano” quelle che sono le potenzialità del 5G in divenire.

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Si tratta di una esperienza che ricorda per molti versi il canovaggio del film “Avatar”, laddove il protagonista entra in connessione con un corpo che si muove a grande distanza. In questo caso tramite volante e sedile è stato possibile pilotare da remoto un’auto situata a molti chilometri dallo stand Ericsson: tre schermi hanno aperto la visione del pilota, i sensori sull’auto hanno consentito la cattura dei segnali reali dal circuito ed il 5G ha consentito alle due location di rimanere in contatto. L’esperimento è stato portato avanti in collaborazione con Telefonica (che ha curato la connettività su alta frequenza 15GHz) e KTH/Indiada che hanno sviluppato il prototipo dell’auto.

La sensazione è quella per cui il 5G abbia fatto letteralmente sparire la distanza, restituendo una precisa idea di istantaneità. I sensi non avvertono dunque la differenza tra reale e virtuale e la fantasia va presto a colmare questo gap. Dopo pochi metri di percorso scompare l’idea di essere a 50km in linea d’aria di distanza dall’auto: le ruote reagiscono immediatamente alla rotazione del volante, la direzione cambia con grande rapidità e la seduta è in grado di offrire anche sensazioni tattili che ricostruiscono le asperità del terreno (ivi compreso il sobbalzo al passaggio su un dosso). Quella che Ericsson identifica come “haptic communication“, o “Internet tattile”, è l’insieme di sensazioni che il 5G è in grado di trasmettere grazie alle caratteristiche del segnale: immediatezza, capacità di banda e altre peculiarità rendono possibili esperienze di questo tipo. Ma quello che oggi sembra essere una versione evoluta di un videogioco, presto potrebbe diventare qualcosa di molto più serio.

La distanza tra veicolo e guidatore supera i 50 km in linea d'aria. La mappa è disponibile qui

La distanza tra veicolo e guidatore supera i 50 km in linea d’aria. La mappa è disponibile qui

Inutile sottolineare quanto una demo di questo tipo non faccia altro che stimolare la fantasia circa la reale portata del 5G: i contesti nei quali tale tecnologia potrebbe essere applicata sono molteplici e dalle numerose ricadute di mercato. Ecco il motivo per cui la sperimentazione tecnica del 5G sarà sempre più accompagnata da sperimentazioni applicative: le opportunità che il 5G apre debbono trovare rapidamente attori e aziende pronti a scommettere sulla nuova frontiera, poiché è qui che il nuovo mondo dell’innovazione ricomincerà davvero a correre. Ed Ericsson ne è persuasa: l’Italia è un passo avanti in tal senso, aprendo soprattutto al nostro paese importanti obiettivi da cogliere.

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