Ericsson, il 5G a portata di mano

Ericsson porta al MWC 2017 una demo per dimostrare come grazie al 5G si possano trasmettere anche funzioni tattili, aprendo enormi possibilità.
Ericsson porta al MWC 2017 una demo per dimostrare come grazie al 5G si possano trasmettere anche funzioni tattili, aprendo enormi possibilità.

Ericsson porta al Mobile World Congress 2017 un esperimento di grande importanza e impatto. All’interno del vasto programma previsto presso il proprio stand, infatti, il gruppo ha previsto anche una demo di “Internet of Skills”, qualcosa che porterà il 5G direttamente tra le mani dei visitatori. E sarà qualcosa ad alto impatto emotivo.

Ericsson e 5G: Internet of Skills

Nella demo prevista presso la zona esterna della Hall 2, Ericsson (in collaborazione con il King’s College di Londra), consentirà ai visitatori di provare un guanto che, collegato ad appositi sensori, riproduce una sensazione tattile. La simulazione, insomma, consente di percepire sulla propria mano quella che si configura come una simulazione di un esame sanitario da remoto. Si va ben oltre la realtà aumentata poiché l’esperienza può essere vissuta da remoto; al tempo stesso si va oltre la realtà virtuale poiché non si assiste soltanto ad uno “spettacolo”, ma si entra dentro una realtà che, oltre ad essere vista, può essere toccata, avvertita, vissuta.

L’obiettivo è chiaro: Ericsson intende far toccare con mano i prodigi del 5G, così da seminare la necessaria consapevolezza circa le immense potenzialità di questo passaggio. Il 5G non è infatti soltanto una semplice evoluzione delle tecnologie tradizionali, ma si configura bensì come un balzo evolutivo radicale. La demo di Ericsson è in grado di comunicare tutto ciò in forma non verbale, colpendo direttamente l’istinto tramite il tatto: quel che fino ad oggi il Web non è stato infatti in grado di fare, è far “toccare” le cose, chiudendo dietro questo paletto tutto il mondo della virtualità. Viene infranto lo schermo che separava il soggetto dall’oggetto (nonché il soggetto da altri soggetti), generando qualcosa di completamente nuovo: il tatto, che era fino ad oggi simulato dietro la freccia del mouse che diventa “manina” al contatto con un pulsante, diventa un nuovo canale di comunicazione. Quello che era un confine, diventa un ponte: laddove in precedenza la tecnologia non consentiva ambizioni ulteriori, domani si genereranno immense possibilità.

Con il 5G cambia invece la portata del canale con cui l’uomo può mettersi in contatto con un servizio remoto. Ed in base a quel che tale servizio consente di fare, ecco che cambia il messaggio: grazie al 5G può passare quindi un movimento, una sensazione tattile, una azione. L’aumento della portata della banda significa un cambio completo dei limiti fin qui acquisiti e se oggi è già possibile compiere interventi chirurgici da remoto, un domani sarà possibile anche qualcosa che richiede ancor più sensibilità. Chiaramente l’esempio della demo è soltanto uno tra i molti ipotizzabili, un modo per rappresentare l’importanza di quanto sta per accadere in un orizzonte temporale ormai relativamente breve.

«Stiamo portando la realtà virtuale dal divertimento alle cose fondamentali» (Christine Luby, Head of Social Media Ericsson): l’Internet of Skill rappresenta questo passaggio, ove l’aumento del potenziale consente di abbandonare il mero intrattenimento per raggiungere responsabilità più importanti e obiettivi più sensibili.

Ma il limite a questo punto è soltanto l’immaginazione: attraverso la rete passerà molto di più, poiché l’aumento delle informazioni potrà consentire qualcosa di estremamente nuovo. Fino all’estremo limite dell’emozione: quando con il tatto si riescono a unire due persone, è come mettere direttamente in contatto i loro sguardi e il loro cuore. Attraverso il 5G non passano solo parole e immagini: può passare l’empatia. È sufficiente un pizzico di fantasia, insomma, per immaginare un orizzonte ancora più ampio e colorato. Più utile, ma anche più emozionante: sarà l’utente a stabilirne l’uso e le potenzialità concrete.

La prima piattaforma 5G al mondo

Ericsson si aspetta che nel 2026, quando gli operatori di telecomunicazioni faranno leva sulla tecnologia 5G per la digitalizzazione del settore, il mercato a livello mondiale raggiungerà un valore di 582 miliardi di dollari. Per gli operatori, ciò apre la possibilità di incrementare del 34% la crescita dei ricavi nel 2026. In uno studio di prossima pubblicazione, Ericsson rileva che per gli operatori le utilities e il settore manifatturiero rappresentano la più grande opportunità per generare o incrementare ricavi attraverso il 5G.

Ericsson vuol farsi trovare pronta all’appuntamento: per questo motivo intende presentarsi al traguardo con a disposizione la prima vera piattaforma 5G completa, disponibile e utilizzabile per cogliere al volo le opportunità in arrivo. Il tutto con un approccio estremamente pragmatico. Spiega infatti Arun Bansal, Responsabile Business Unit Network Product: «con questo lancio, introduciamo la nostra piattaforma 5G per sostenere l’avvio di un grande cambiamento nelle funzionalità delle reti, permettendo ai nostri clienti di implementare nuovi modelli di business e di offrire ai consumatori casi di utilizzo più avanzati. Si tratta di un traguardo importante che consente agli operatori di continuare il proprio percorso evolutivo verso il 5G». Approccio evolutivo, quindi, senza strappi (ed anzi in piena integrazione) con l’attuale realtà costruita sul 4G. La conferma è di Daniel Staub, capo del Jount Mobile Group di Swisscom: «Mentre stiamo muovendo i primi passi verso il 5G, la nuova soluzione radio a banda larga a quattro transceiver di Ericsson ci aiuterà a ottenere ancora più velocità sulla rete 4G».

L’aver sviluppato e proposto il primo portfolio sul mercato per la rete di accesso e trasporto 5G impone la responsabilità di rendere tale pacchetto appetibile a quelle realtà che intendono muoversi verso il nuovo orizzonte del 5G: tutto ciò è possibile soltanto riducendo i rischi e rendendo immediatamente raggiungibili le opportunità, abbracciando le necessità degli early adopter con pacchetti pronti all’uso e configurazioni subito accessibili.

Ericsson porterà anche nuove innovazioni che guideranno l’evoluzione verso il 5G attraverso le reti LTE, e soluzioni Gigabit LTE. I nuovi prodotti completano il pluripremiato “Ericsson Radio System”, aumenteranno l’efficienza energetica e lo spettro delle reti 4G e miglioreranno la possibilità di utilizzare al meglio le app. Inoltre le nuove soluzioni radio creeranno reti LTE da 1Gbps.

Sfumature di 5G

Il focus sul 5G voluto da Ericsson contemplerà anche altri ambiti e altre demo. «Ericsson e China Mobile», ad esempio, «hanno sviluppato congiuntamente un prototipo di Smart Factory abilitata dal 5G, usando il Network Slicing. La dimostrazione simulerà la linea di assemblaggio di una Smart Factory, abilitata dallo standard di connessione PLC». Inoltre saranno esposti ulteriori case history legate alla gestione di smart city, flotte, edifici intelligenti, agricoltura smart e altro ancora.

Ericsson mostrerà le sue soluzioni 5G d’avanguardia con casi di utilizzo e demo. All’interno di una dimostrazione live con Intel verrà attivata e utilizzata una piattaforma di prova 5G cross-vendor radio operante a 28GHz, insieme al premiato 5G Test Bed di Ericsson e alla 5G Mobile test Platform di Intel.

A tutto ciò si aggiungano test di guida di veicoli da remoto (attraverso una vera e propria guida di una macchina esterna alla fiera attraverso un sistema di prova in 5G), nonché ulteriori sperimentazioni in ambito tv&media.

Fin dalla vigilia, il Mobile World Congress 2017 si presenta come la maggior vetrina per il 5G che verrà: se i device preannunciati in fiera rappresentano l’obiettivo di corto raggio del settore tecnologico, il 5G è la vera nuova visione del mondo dell’innovazione poiché delinea nuovi orizzonti, nuovi confini, nuove ambizioni e nuovi equilibri. Ericsson si è candidata da tempo a rappresentare l’ombelico di questa grande corsa e l’evento di Barcellona andrà a consolidarne il posizionamento al cospetto di quel che il 5G intende rappresentare da qui a pochi anni.

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