Facebook, nuovi strumenti per gestire la privacy

Mark Zuckerberg ha annunciato il futuro arrivo di un nuovo strumento che permetterà di proteggere maggiormente la privacy online degli iscritti.
Mark Zuckerberg ha annunciato il futuro arrivo di un nuovo strumento che permetterà di proteggere maggiormente la privacy online degli iscritti.

Ancora prima di salire sul palco di F8, Mark Zuckerberg ha annunciato un’importante novità volta a migliorare ulteriormente la privacy degli iscritti di Facebook. Trattasi di “Clear History” un nuovo strumento che permetterà alle persone di vedere le informazioni che le app e i siti web con cui si è interagito hanno inviato al social network. Strumento che permetterà non solo di eliminare queste informazioni dal proprio account ma anche di scegliere se Facebook potrà archiviarle in futuro.

Il social network ricorda, infatti, che le app e i siti web di terze parti che utilizzano i suoi strumenti come il pulsante “Mi Piace”, per esempio, inviano alla piattaforma alcune informazioni degli utenti per migliorare il contenuto degli annunci e per migliorare l’esperienza d’uso del social network. Utilizzando “Clear History“, gli utenti potranno cancellare questa collezione di dati per fare in modo che queste informazioni non siano più associate al proprio account. Tuttavia, lo stesso Mark Zuckerberg afferma anche che utilizzare “Clear History” potrebbe avere un “prezzo” per gli utenti in quanto l’esperienza d’uso della piattaforma potrebbe peggiorare. Gli utenti, comunque, evidenzia ancora Mark Zuckerberg, avranno in ogni caso la piena libertà di scegliere cosa fare.

Il rilascio di “Clear History” non avverrà, però, in tempi molto brevi. Attraverso un post sul blog ufficiale di Facebook, la società afferma che ci vorranno parecchi mesi prima che questo strumento sia pronto. Periodo in cui Facebook lavorerà con le autorità per mettere a punto nel migliore dei modi questo strumento.

Trattasi in ogni caso di un annuncio molto importante, sicuramente una mossa che va ad accontentare tutti coloro che volevano che il social network offrisse ai suoi iscritti nuovi e più potenti strumenti per gestire i loro dati online a seguito dello scandalo di Cambridge Analytica.

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