Facebook: grande successo per i social tool e la funzione "Mi piace"

Facebook ormai ha straripato dal suo dominio, e le sue funzionalità si stanno diffondendo su tutta la rete. Fra le applicazioni più “sociali”, che stanno dando le maggiori soddisfazioni, c’è l’ormai chiacchieratissimo bottone “Mi piace“, applicabile a qualsiasi elemento redazionale che presenti il profilo di qualcosa o qualcuno o che faccia riferimento a qualcosa di realmente esistente, su di qualsiasi sito, o per qualsiasi post di un blog.

Con questo strumento una pagina può diventare facilmente postabile su Facebook, che così si trasforma in un grande raccoglitore di dati e interessi personali. In questo modo, dalla pagina di un profilo è possibile con molta facilità arrivare a un sito esterno. Lo stesso social network diventa a sua volta un sistema aperto.

I dubbi permangono su come, per esempio, il più grande social network possa incamerare e utilizzare le informazioni raccolte. Non è infatti una novità che sia le grandi aziende che la politica e l’amministrazione pubblica possano indirettamente mettere mano a questi dati. Queste novità, oltre che rendere entusiasti gli editori o gli amministratori di Facebook, dovrebbero anche generare una riflessione sull’uso della privacy e sulla sua tutela. Ci rimane sempre da fidarci sulla parola della correttezza e della affidabilità dei gestori delle nuove reti sociali.

Dal punto di vista dei Web master, sembrano tutti contenti delle novità, e su tanti siti appaiono queste nuove funzionalità. In tanti hanno già implementato le nuove soluzioni. Grandi numeri sono stati fatti per esempio da siti come IMDB, famoso database sul cinema, dal Washington Post o da ABC News, che pare abbiano incrementato in maniera esponenziale il traffico in pochissimo tempo. Ma anche siti come Dailymotion o SimplyHired hanno constatato enormi benefici sia nella quantità di traffico che nella qualità.

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