Facebook rende più intelligenti di Twitter

I social network sono diventati una parte fondamentale della vita quotidiana di molti internauti, utilizzati soprattutto per mantenere le relazioni con amici e parenti ma anche per affermare la propria presenza in rete. Grazie agli studi della dott. Tracy Alloway, da oggi, questi nuovi strumenti sono da considerare i più produttivi per sviluppare e migliorare il nostro quoziente intellettivo e in particolar modo la “memoria di lavoro”.

La “working memory“, cioè la capacità di memorizzare e usare informazioni su diversi soggetti, si ritiene sia la più rilevante nello stabilire il benessere e l’intelligenza di un individuo. La docente dell’Università di Stirling in Scozia, è giunta a questa conclusione sviluppando un programma di lavoro di formazione della memoria, per i bambini con uno scarso apprendimento, di età compresa tra 11 e 14 anni, in una scuola di Durham. Da questi studi è emerso che Facebook è molto più efficace di Twitter sulle strutture e sui processi utilizzati temporaneamente per l’archiviazione e la manipolazione delle informazioni nella memoria a breve termine.

Questo perché il primo stimola varie aeree del cervello, infatti sul sito si può giocare, chattare con gli amici, visualizzare foto e video, o fare dei test per valutare il proprio quoziente intellettivo mentre sul secondo bisogna solo lasciare un messaggio di 140 caratteri senza sforzarsi più di tanto. Inoltre questa ricerca ha evidenziato che anche i videogiochi, soprattutto quelli di startegia, possono essere utili a migliorare la nostra memoria. Naturalmente questo non significa stare ore e ore davanti ad un dispositivo per migliorare l’apprendimento, cme le medicine bisogna dosarne bene la quantità anche perché troppo tempo al PC diminuisce la nostra capacità di socializzazione.

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