FCC rifiuta la petizione di Skype

Il chairman della Federal Communications Commission Kevin J. Martin ha annunciato la sua intenzione di voler respingere la petizione portata avanti da Skype per estendere le possibilità di connessione ai network telefonici
FCC rifiuta la petizione di Skype
Il chairman della Federal Communications Commission Kevin J. Martin ha annunciato la sua intenzione di voler respingere la petizione portata avanti da Skype per estendere le possibilità di connessione ai network telefonici

Nel corso di una conferenza tenutasi a Las Vegas, Kevin J. Martin, chairman della Federal Communications Commission, ha annunciato l’intenzione di voler respingere la petizione portata avanti da Skype allo scopo di forzare i carrier wireless ad aprire i loro network a tutti gli apparecchi e software. Secondo Martin, le recenti mosse da parte di altri carrier quali Verizone Wireless e AT&T e volte ad aprire i loro network, mostrano come l’industria non richieda una regolazione in tale campo.

«Alla luce dell’adozione di ulteriori piattaforme wireless aperte da parte dell’industria, sarebbe prematuro adottare ulteriori provvedimenti», ha dichiarato Martin. Skype ha presentato la sua prima richiesta nel febbraio del 2007 per ottenere un accesso più ampio ai network di telecomunicazioni e a Internet e promuovere così l’innovazione e una maggiore scelta per i propri clienti. L’azienda vorrebbe una applicazione più concreta della famosa decisione Carterfone del 1968 che permette ai consumatori di connettere al network telefonico qualsiasi tipo di apparecchio utilizzando qualsiasi tipologia di software.

I recenti passi compiuti da alcuni carrier nell’aprire volontariamente i loro network hanno però convinto Martin a non ritenere necessario apporre delle regole: Verizon Wireless ha annunciato lo scorso anno di voler aprire la loro rete a ogni apparecchio e applicativo certificato e T-Mobile ha abbracciato la Open Handset Alliance di Google. Le parole del chairman di FCC hanno però creato un certo malcontento all’interno della stessa commissione e nei gruppi di consumatori: senza una sorveglianza da parte della commissione, i carrier potrebbero infatti non rimanere fedeli alle loro promesse.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti