FIFA 14 spiega l'Intelligenza di Squadra

L'Intelligenza di Squadra sarà una delle novità più importanti di FIFA 14, per una gestione più realistica dei movimenti in campo con e senza palla.
L'Intelligenza di Squadra sarà una delle novità più importanti di FIFA 14, per una gestione più realistica dei movimenti in campo con e senza palla.

Saranno molte le novità introdotte da EA Sports in FIFA 14, simulazione calcistica in arrivo come sempre su PC e console in autunno. Nell’anteprima pubblicata a metà aprile si è parlato di Sprint Dribble Turns, Variable Dribble Touches, Pure Shot, Skill Games, fisica del pallone e modalità Carriera, mentre oggi è comparso sul sito ufficiale un nuovo post in italiano che spiega in modo approfondito i dettagli riguardanti l’Intelligenza di Squadra (Teammate Intelligence).

Si tratta delle dinamiche che regolano il comportamento dei calciatori sul terreno di gioco, anche quando non sono in possesso del pallone. Per farlo EA ricorre ad alcuni esempi, come la spettacolare rete che nel 2006 vide l’Argentina segnare alla Serbia e Montenegro con Cambiasso, al termine di un’azione composta da ben 25 passaggi, in cui centrocampisti e attaccanti si sono mossi all’unisono in uno schema perfetto.

Con l’Intelligenza di Squadra in FIFA 14 i giocatori avranno una capacità decisionale nettamente superiore e i team giocheranno in modo più brillante sia in attacco che in difesa. Si darà la vita alla reale spettacolarità e bellezza del calcio.

Ogni mossa dei 22 in campo sarà dunque più realistica, fedele alla realtà. Nella GIF allegata è possibile vedere una fase di gioco in cui il terzino indietreggia palla al piede alla ricerca di un disimpegno, accompagnato sia dai propri compagni che dal pressing degli avversari. Questo si traduce nella possibilità di effettuare marcature strette e lasciare meno spazio alle punte, ma anche di mettere in difficoltà i difensori con una pressione coordinata alla ricerca della sfera. Interessante notare come la stessa EA ammette alcune lacune presenti in FIFA 13, già portate alla luce dai giocatori soprattutto per quanto riguarda i match online o contro la CPU a livelli di difficoltà elevati.

I difensori in FIFA 13 spesso smettevano di marcare in corsa, lasciando spazi liberi, perché la loro capacità decisionale era basata su di una sola istanza. Una volta che il difensore decideva di marcare un uomo quello rimaneva. Una delle ragioni per le quali i match FIFA 13 possono essere considerati troppo veloci (una sorta di gioco “porta-a-porta”) è la marcatura troppo poco stretta. I difensori si posizionano infatti in modo troppo distante dagli attaccanti. Questo crea spazi e facilita ogni tipo di passaggio e corsa in totale libertà d’azione.

Chi (come il sottoscritto) conosce il gameplay della serie e la sua evoluzione non può che accogliere con piacere questa “ammissione di colpa”, sperando che le cose possano migliorare sensibilmente in FIFA 14. Nelle prossime settimane potrebbero arrivare altri dettagli sulle novità introdotte, così come screenshot o un vero e proprio trailer, per capire come Electronic Arts ha intenzione di fronteggiare quest’anno un PES 2014 che almeno sulla carta promette bene.

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