Flu Trends: Google monitora l'influenza

Flu Trends: Google monitora l'influenza

Ogni anno in inverno si diffonde l’epidemia influenzale che si rivela fastidiosa per chi è costretto a rinunciare a causa di essa alle consuete attività quotidiane e si manifesta a volte con conseguenze gravi per chi è affetto da patologie. Se riusciamo a monitorare la sua diffusione, possiamo anche tenerla sotto controllo e difenderci meglio dai danni che essa provoca.

Sulla linea di una utilità sociale in vista della salute collettiva Google ha creato Flu Trends, un servizio in grado di mappare i picchi epidemici dell’influenza. Tutto ciò viene realizzato utilizzando un sistema che tiene in conto le parole più ricercate nella rete. Termini come “mal ti testa” o “febbre” cercati sul Web diventano indicativi del fatto che gli utenti sono interessati a trovarli, perché l’influenza si sta avvicinando nella zona in cui vivono.

In questo modo viene costruita una mappa, che per il momento riguarda solo gli Stati Uniti, nella quale si può vedere Stato per Stato i livelli di diffusione dell’influenza con il relativo grado di intensità. Il vantaggio risiede nel poter fare questa previsione almeno due settimane prima del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), il centro statunitense che si occupa della prevenzione e del controllo della diffusione delle malattie.

Il servizio è ancora in fase di sperimentazione, ma se i risultati daranno conferma della sua validità, non si esclude che in futuro potrà essere esteso al monitoraggio delle malattie stagionali, come per esempio le allergie. Si pensa che potrebbe rivelarsi utile per tenere sotto osservazione anche altri tipi di epidemie diffuse in tutto il mondo.

I vantaggi derivanti da Flu Trends risiederebbero nella velocità di analisi e di elaborazione dei dati a disposizione dei ricercatori, che avrebbero così un margine più lungo di tempo per poter agire in modo che rimanga contagiato solo un ristretto numero di persone. Molto utile sarebbe il servizio in quelle aree del nostro pianeta in cui non esistono centri per l’osservazione della diffusione delle malattie. Ma anche in queste zone sarà necessario l’accesso ad Internet da parte di coloro che vi vivono, per riuscire a costruire la relativa mappa e non è detto che ciò si verifichi in maniera attendibile.

Aspettando i risultati relativi all’epidemia influenzale 2008/2009, che costituirà il vero e proprio banco di prova per Flu Trends, Jeremy Ginsberg, l’ingegnere capo che si occupa dello sviluppo del portale ha spiegato:

Quello che ci entusiasma di Flu Trends è che permette a chiunque (epidemiologi, ufficiali sanitari, mamme con i bambini malati) di conoscere il livello corrente di attività dell’influenza nel proprio Stato, in base a dati in continuo aggiornamento nel corso della settimana.

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