Google, 100 milioni per aprire canali su YouTube

Google sarebbe pronto ad investire fino a 100 milioni per la realizzazione di originali canali di contenuto per YouTube.
Google sarebbe pronto ad investire fino a 100 milioni per la realizzazione di originali canali di contenuto per YouTube.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Google sarebbe pronta ad indire un finanziamento pari a ben 100 milioni di dollari per la realizzazione di una serie di canali tematici su YouTube. Ripartirebbe da qui il tentativo di monetizzare al meglio la repository video del gruppo dopo che per anni si sono cercate varie modalità che sapessero supportare economicamente gli ingenti investimenti che il sito richiede.

L’idea, secondo fonti citate dal giornale e rimaste anonime, sarebbe infatti quella di creare un vero e proprio palinsesto trattante argomenti differenti per ogni canale e caratterizzato dalla presenza di diverse ore di programmi originali professionali da mandare “in onda” ogni settimana. I canali dovrebbero essere venti, qualcosa che potrebbe trasformare Google in qualche modo in un’emittente televisiva. Considerata la recente diffusione di televisori che supportano la connessione a internet verso portali come YouTube, e con la creazione di un concept quale la Google Tv, i contenuti potrebbero essere il tassello mancante per la creazione di un polo alternativo di contenuti nel quale l’apporto originale diventa elemento di differenziazione di grande importanza.

In queste settimane il colosso di Mountain View starebbe tenendo dei colloqui al fine di assumere persone da coinvolgere nell’ambizioso progetto. Si stanno intrattenendo rapporti anche con agenzie di talento per capire come potrebbe essere accolta la cosa. Il lancio del servizio, secondo le voci non ancora commentate da Google, dovrebbe essere fissato per la fine dell’anno corrente. Non è chiaro al momento se sarà limitato solo agli Stati Uniti o si può sperare in una diffusione globale.

Di certo quello tentato (se confermato) da Google è un passo quasi naturale per il celebre portale video proprio per la sua capacità di essere sia un mezzo di intrattenimento per gli utenti, sia un’ottima sorgente di introiti per le agenzie pubblicitarie. Del resto, YouTube è già stato testato per la distribuzione di contenuti HD on-demand, prestandosi così perfettamente alla possibile soluzione che Google potrebbe presto percorrere.

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