Google e la privacy

Il problema privacy è sempre stato uno dei principali per il motore di ricerca californiano, il cui spider immagazzina di tutto,fornendo a chi sa come cercare dati preziosissimi per scopi non sempre legali.

Intanto Google non sta a guardare e fa un passo avanti nel rispettare le direttive della CE in merito alla conservazione dei dati e delle abitudini degli utenti circa la navigazione nei siti Web, abbassando da 18 e 9 mesi il periodo di conservazione dei dati personali di navigazione.

In ogni caso il termine suggerito dall’Unione Europea resta di 6 mesi, ma già questo passo avanti ha fatto commentare positivamente Jacques Barrot, Commissario europeo per Giustizia e Libertà, che ha affermato come “questo gesto si muove verso la conformità con le normative comunitarie in materia di protezione dei dati e di privacy”.

L’annuncio della diminuzione del periodo di conservazione dei dati è stato dato martedì 9 settembre da Peter Fleischer, responsabile privacy di Google Europa, affermando che “apprezziamo l’impegno sempre costante della Commissione Europea di mantenere alta la capacità dei motori di ricerca di innovare per dare risultati di ricerca migliori e sempre più pertinenti. Continueremo inoltre a collaborare strettamente con la Commissione per rafforzare la fiducia nella privacy in Internet”.

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