Google Glass vietati nei cinema Alamo Drafthouse

Tim League, co-fondatore amministratore delegato della catena di sale cinematografiche Alamo Drafthouse, proibisce l'utilizzo di Google Glass ai clienti.
Tim League, co-fondatore amministratore delegato della catena di sale cinematografiche Alamo Drafthouse, proibisce l'utilizzo di Google Glass ai clienti.

La versatilità di un dispositivo, talvolta, può risultare un’arma a doppio taglio. Stiamo parlando di Google Glass, occhiali per la realtà aumentata che stando ai più recenti indizi sembrano essere sempre più vicini ad una commercializzazione sul larga scala. Se la comunità geek non vede l’ora di metterci le mani per sfruttarne al meglio le potenzialità, c’è anche chi vede il prodotto non proprio di buon occhio.

È ad esempio il caso di Tim League, co-fondatore e CEO della catena di sale cinematografiche Alamo Drafthouse. Intervenuto su Twitter attraverso il suo account, ha reso noto che non sarà possibile indossare il device durante la visione dei film, in particolare dopo che le luci si sono abbassate per la proiezione dei trailer che solitamente precedono la pellicola vera e propria. Ecco il suo post, riportato di seguito in forma tradotta.

Google Glass è ufficialmente bandito dalle sale Alamo Drafthouse, dal momento in cui le luci si abbassano per i trailer.

Le motivazioni che hanno spinto ad una decisione sono chiare: Google Glass integra una fotocamera in grado di registrare filmati e questo potrebbe rappresentare un rischio per quanto riguarda la distribuzione non autorizzata dei film. Insomma, la messa al bando del dispositivo come misura necessaria per la lotta alla pirateria. In una seconda dichiarazione League spiega di aver valutato la questione per oltre un anno, attendendo di veder arrivare in sala i primi clienti con gli occhiali di bigG. È accaduto nelle ultime settimane, complice anche la libera vendita della Explorer Edition sul territorio americano.

Il problema è già stato affrontato all’inizio dell’anno, dopo che un utente è diventato l’involontario protagonista di un interrogatorio ad opera degli agenti FBI. La sua colpa: aver indossato Google Glass durante la visione di “Jack Ryan: l’iniziazione”.

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