Google I/O 2022, ecco come Google vuole rivoluzionare i suoi servizi

Da Maps a Translate passando per YouTube e la realtà aumentata, ecco come Google vuole cambiare il modo di interagire sulla Rete.
Da Maps a Translate passando per YouTube e la realtà aumentata, ecco come Google vuole cambiare il modo di interagire sulla Rete.

Al Google I/O di quest’anno, Sundar Pichai ha condiviso anche le ultime novità sui progressi dell’azienda nella conoscenza e nell’informatica, necessari per creare prodotti utili a tutti. Ecco una sintesi dei principali prodotti e argomenti trattati in proposito.

Da Google Translate a Maps

“Nell’ambito della nostra mission, stiamo migliorando l’accesso alla conoscenza con un’esperienza di ricerca migliorata”, ha spiegato il CEO di Google Sundar Pichai, “con funzioni come l’Esplorazione scene e un’elaborazione più naturale e intuitiva con l’Assistente Google”. In quest’ottica sono state annunciate più lingue disponibili su Google Translate, con ben 24 nuove lingue tra cui 10 africane come il Lingala e l’Oromo.

A proposito di comunicazione: Google sta sperimentando un prototipo che sfrutterà la realtà aumentata nella traduzione e nella trascrizione, come potete vedere nel video qui in basso.

Miglioramenti previsti anche nella mappatura 3D e nell’apprendimento automatico, che fonderà miliardi di immagini aeree e stradali per dare vita a una nuova esperienza in Maps, denominata visualizzazione immersiva. Grande importanza come sempre alla sicurezza online, che Big G conta di migliorare con il Protected Computing, ovverosia un kit di strumenti in continua crescita che trasforma come, quando e dove vengono elaborati i dati. Inoltre verranno implementate nuove funzionalità che daranno agli utenti ancora più controllo sui propri dati.

Per il resto da segnalare la presentazione di LaMDA 2 e AI Test Kitchen, rispettivamente un modello linguistico generativo dotato di una IA molto avanzata, in grado di conversare su qualsiasi argomento, e un sistema che offre un’idea di come sia possibile usarlo. Con essi, mostrato anche l’hub di apprendimento automatico più grande al mondo, disponibile pubblicamente.

Uno spazio costruito su misura sulla stessa infrastruttura di rete che alimenta i più grandi modelli neurali di Google. “Offre ai nostri clienti una capacità senza precedenti di eseguire modelli e carichi di lavoro complessi, potenzialmente in grado di alimentare l’innovazione in medicina, logistica, sostenibilità e altro ancora”, ha spiegato Sundar Pichai.

Infine spazio a YouTube. Il colosso di Mountain View sta lavorando per completare la tecnologia DeepMind, ovverosia quella capace di combinare testo, audio e video e generare automaticamente capitoli con maggiore precisione e velocità. Prossimamente, saranno introdotte le didascalie tradotte automaticamente in 16 lingue per YouTube su mobile.

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