Google sperimenta una TV via cavo

Google sta mettendo in piedi una TV via cavo, forte di alcuni grossi partner commerciali, della piattaforma YouTube e di una rete in fibra ottica particolarmente veloce.
Google sta mettendo in piedi una TV via cavo, forte di alcuni grossi partner commerciali, della piattaforma YouTube e di una rete in fibra ottica particolarmente veloce.

Google sta considerando un nuovo progetto atto a offrire servizi di TV via cavo ai consumatori, una mossa che potrebbe far entrare il colosso di Mountain View in un mercato proficuo qual è quello del mondo delle TV. Negli Stati Uniti è già in corso un esperimento per la costruzione di una rete in fibra ad altissima velocità così da distribuire banda larghissima nelle abitazioni, cosa che fungerebbe da base per la TV via cavo targata Google.

La rete in fibra di cui si parla è in costruzione nel Missouri e Kansas City, e secondo alcune fonti che si dicono ben informate sui piani del gruppo, collaboreranno all’offerta TV di Google aziende di grosso calibro quali Walt Disney, Time Warner e Discovery Communications. Google vorrebbe pertanto metter in piedi una vera e propria TV via cavo attraverso la quale sfidare i colossi del settore, con un’offerta particolare e formule in abbonamento che potrebbero affiancarsi a soluzioni di advertising.

Google ha già lanciato la Google TV e su YouTube sono già stati aperti numerosi canali in tal senso e, nei prossimi mesi, si prevede un ulteriore aumento dei canali sulla popolare piattaforma di condivisione video. Secondo quanto si presuppone, Google potrebbe metter insieme tutti i tasselli e realizzare un’unica soluzione, avendo a disposizione una rete in fibra ad altissima velocità, uno strumento per l’interfaccia e un sito, YouTube, per la distribuzione dei contenuti in streaming.

La posta in gioco è davvero molta: il business delle TV genera ogni anno nel solo territorio degli Stati Uniti più di 150 miliardi di dollari da inserzionisti e dai consumatori che pagano un canone mensile. Ecco spiegato dunque perché Google sembra voler entrare a piene mani anche in tale settore ed espandere così, ulteriormente, la propria presenza sul mercato.

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