Google vuole il Wall Street Journal?

Google è indicato (assieme a General Electric, Washington Post, News Corp e Gannett) tra i potenziali acquirenti della Dow Jones & Co., nome sotto cui gravita il Wall Street Journal. A scatenare l'asta è stata l'offerta di Rupert Murdoch
Google vuole il Wall Street Journal?
Google è indicato (assieme a General Electric, Washington Post, News Corp e Gannett) tra i potenziali acquirenti della Dow Jones & Co., nome sotto cui gravita il Wall Street Journal. A scatenare l'asta è stata l'offerta di Rupert Murdoch

Il Wall Street Journal potrebbe passare di mano e Google è indicato tra i potenziali acquirenti. Il rumor scalda subito gli animi degli analisti, i quali in queste ore stanno valutando tutti i possibili incroci possibili sulla scacchiera del mercato, ma dopo una fiammata iniziale la vicenda sembra essersi temporaneamente congelata dopo il primo passo ufficiale.

A smuovere le acque di ha pensato Rupert Murdoch, il quale ha messo sul tavolo 5 miliardi di dollari per far propria la Dow Jones & Co., nome sotto il quale vi sono brand quali Barron’s, Dow Jones Newswires e, appunto, il Wall Street Journal. La proposta di Murdoch (tramite la propria News Corp.) sarebbe però stata respinta nonostante l’alta appetibilità: il magnate ha infatti portato avanti una proposta che supera del 65% il valore attuale del titolo sul mercato azionario. Le azioni sono state soppesate 60 dollari l’una e la guerra che sta per scatenarsi potrebbe portare la quotazione finale fino a 100 dollari.

I nomi indicati come interessati alla trattativa sono molteplici e non è da escludersi il formarsi di cordate di acquisto in grado di assommare più offerte per spartire i vari preziosi asset Dow Jones & Co. I nomi in ballo sono soprattutto quelli della General Electric (già in possesso della CNBC), del Washington Post, di Gannett (USA Today) e di Google. Reuters potrebbe appoggiarsi a qualche altro nome per partecipare all’iniziativa di acquisto, con Rupert Murdoch che rimane ovviamente in corsa nonostante l’out-out iniziale.

Le azioni del gruppo nel mirino sono ovviamente in preda ad un rally senza precedenti con spostamenti delle quotazioni nell’ordine delle decine di punti percentuali (in rialzo all’offerta, in ribasso dopo la risposta della proprietà). Le operazioni di alta finanza hanno avuto inizio: l’offerta di Rupert Murdoch (che egli stesso definisce già ampiamente «generosa») ha rappresentato la scintilla ed i “no comment” provenienti dai nomi tirati in ballo sembrano confermare le trattative in corso sottobanco. L’apertura e la giornata odierna a Wall Street potrebbero fornire nuove indicazioni sulla vicenda.

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