Googlie svela le metriche per l'advertising

Google pubblica un report aggiornato che introduce nuove metriche utili per incrementare i profitti con l'advertising online.
Google pubblica un report aggiornato che introduce nuove metriche utili per incrementare i profitti con l'advertising online.

L’industria dell’advertising è in continua evoluzione e Google vuole fornire utili indicazioni che permettano ai publisher di scegliere correttamente le migliori opportunità di crescita in questo settore. Grazie alla collaborazione di DoubleClick, acquisita ormai quattro anni or sono, il gigante della ricerca ha realizzato un nuovo report denominato “Display Business Trends: Publisher Edition”, con il quale descrive le nuove metriche da utilizzarsi per la pubblicità online sulla base dell’esperienza maturata a Mountain View.

Il documento è la prima di una serie di pubblicazioni che raccoglie i dati aggregati relativi alle diverse soluzioni di advertising offerte da Google. L’obiettivo è generare nuove metriche che rispondano alle richieste dei partner e chiarire alcuni aspetti finora ritenuti validi dal settore, ma che in realtà non consentono un incremento dei profitti.

Analizzando i dati provenienti da DoubleClick for Publishers, DoubleClick Ad Exchange e AdSense, Google ha rilevato che i banner pubblicitari con dimensione di 468×60 pixel e 120×600 pixel raccolgono solo il 3% delle impression, con un calo fino al 16% in un anno. Cresce invece la popolarità dei banner “premium” (300×100 e 300×600 pixel), oltre che il banner ottimizzato per i dispositivi mobile (+119% in un anno).

Per quanto riguarda, invece, i siti che hanno mostrato una crescita maggiore nel 2011, Google segnala quelli che si occupano di sport, shopping e auto. In ogni caso, 15 dei 25 contenuti verticali analizzati hanno registrato incrementi a doppia cifra. Come era prevedibile, il report conferma un aumento esponenziale degli smartphone come mezzo per accedere ad Internet: le impression provenienti dal mobile web sono cresciute del 250% in un solo trimestre. Discorso analogo per il video advertising che ha registrato un aumento del 70%.

Al primo posto tra i paesi che consentono di generare più ricavi ci sono gli Stati Uniti (24,7%), seguiti da Cina (10,5%) e Giappone (5,7%), ma i tassi di crescita maggiori arrivano dalla Guinea Equatoriale (+4.635%) e dall’isola di Palau (+1.106%). Grazie a queste nuove metriche, i publisher possono incrementare il proprio business, monetizzando al meglio gli investimenti pubblicitari sulla base dei rilievi offerti da Google in un report destinato a finire nel materiale di pianificazione di migliaia di agenzie in tutto il mondo.

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