Half Life 2: mistero fitto sul codice rubato

Il furto del codice sorgente dell'attesissimo gioco assume i connotati di una spy-story. Mentre si fa vivo il presunto hacker e scende in campo l'FBI, prosegue su forum e siti una battaglia a colpi di mezze verità e smentite poco convincenti
Il furto del codice sorgente dell'attesissimo gioco assume i connotati di una spy-story. Mentre si fa vivo il presunto hacker e scende in campo l'FBI, prosegue su forum e siti una battaglia a colpi di mezze verità e smentite poco convincenti

La storia è ormai nota. Qualcuno ha messo le mani sul codice sorgente
di Half Life 2, seminando lo scompiglio tra i diretti interessati (Valve
e Vivendi) e le folle di appassionati che attendono il lancio ufficiale del
gioco. Stando alle ultime dichiarazioni di Vivendi, che di Half Life 2 è
distributrice mondiale, la data giusta potrebbe essere aprile 2004.

Colpa del furto e del misterioso hacker penetrato nelle macchine di Valve sfruttando probabilmente un bug di Outlook? Dando retta a quanto espresso dai rappresentanti di Valve, si direbbe di sì. Ma in questa storia la verità sembra ormai essere una chimera. Nella nota in cui ricostruiva l’accaduto, il presidente della società, Gabe Newell, ridimensionava per certi versi l’entità del danno. Senza la parte grafica, sarebbe stato impossibile ricavare da quel codice una versione giocabile. In realtà, una copia giocabile incompleta e molto parziale ha iniziato a circolare sui circuiti P2P.

A rendere ancora più ingarbugliato il quadro, è arrivato uno strano messaggio del presunto ladro. Un attacco frontale a Valve, accusata senza mezzi termini di mentire su tutta la linea. Cosa dice l’hacker (o chi per lui) nella sua mail:

  • che quanto in suo possesso è tutto quello finora prodotto da Valve;
  • che l’uscita prevista per il 30 settembre sarebbe stata impossibile, vista l’incompletezza del lavoro;
  • che il furto in sé non è la causa del ritardo;
  • che all’E3 di Los Angeles Valve ha presentato una falsa demo.

Chiude con una sorta di sfida: la smettano di mentire e ingannare i clienti, altrimenti ‘sarà costretto’ a rendere pubbliche tutte le prove in grado di mostrare a tutti le loro bugie.

L’intervento del presunto hacker è rimbalzato sulle decine di siti dedicati al gioco e ha infiammato i forum. Alcuni presentano sulle home page messaggi di chiusura per eccessivo traffico. Le posizioni si dividono tra chi vuole dare credito e fiducia a Valve in attesa di ulteriori eventi chiarificatori e chi
la accusa apertamente di aver mentito su molti punti. Chissà se l’FBI,
che ha iniziato ad occuparsi del fatto, riuscirà a sbrogliare questa
intricata vicenda.

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