Il Pc è già obsoleto?

Uno studio effettuato da Gartner Datagroup ha rilevato che nel 2001 le vendite di Pc sono calate del 4,6%. Era dal 1985 che le vendite di personal computer non avevano mai smesso di crescere. Intanto Ibm annuncia il suo graduale disimpegno dal mercato dei Pc.
Uno studio effettuato da Gartner Datagroup ha rilevato che nel 2001 le vendite di Pc sono calate del 4,6%. Era dal 1985 che le vendite di personal computer non avevano mai smesso di crescere. Intanto Ibm annuncia il suo graduale disimpegno dal mercato dei Pc.

Decisamente negativo dunque il 2001 per il mercato dei personal computer secondo l’analisi di Gartner Datagroup una delle principali società di ricerca i cui rapporti annuali sul settore delle nuove tecnologie sono considerati dagli addetti ai lavori un punto di riferimento importantissimo per comprendere gli andamenti dei mercati. Il settore ha subito a livello mondiale un calo del 4,6% delle vendite rispetto al 2000, di fatto confermando la tendenza già evidenziata dal rapporto dello scorso anno. Il comparto non registrava una flessione dal 1985 quando il calo delle vendite era stato pari al 2,3%. Nell’ultimo trimestre del 2001 le aziende hanno acquistato meno computer, mentre a spendere di piu’ sono stati gli acquirenti privati, che nell’arco dello scorso anno hanno acquistato in tutto il mondo 128 milioni di computer.

Particolarmente negativi sarebbero soprattutto i dati provenienti dagli Usa dove il calo è stato del’11%. I dati relativi all’ Europa sono sicuramente meno preoccupanti (+0,2% nel 2001, -0,4% nell’ultimo trimestre dell’anno) anche se è bene precisare che se in Europa orientale si registra una crescita a due cifre in Europa occidentale, nel quarto trimestre 2001, abbiamo invece una flessione superiore al 4%.

Per ciò che concerne le società l’unica a crescere è Dell che ha condotto una politica di contenimento (se non di abbattimento) dei prezzi molto significativa. Negli Usa nel 2001 Dell ha guadagnato il 18,3% del mercato (in controtendenza rispetto alle altri grandi società) e in Europa il 19,3% (addirittura il 32,4% nell’ultimo trimestre, legato alle vendite natalizie). Per una media del 24% di crescita. Molto male Ibm in Europa: nell’ultimo trimestre 2001 ha fatto registrare una flessione delle vendite superiore al 30%, mentre la perdita distribuita su tutto l’arco del 2001 è pari al 15,8%. Più contenuta la caduta negli Usa con l’11,4% in meno rispetto all’anno precedente. Tra l’altro i vertici di Big Blue hanno annunciato che gli interessi dell’azienda si rivolgeranno sempre di più verso la consulenza e i servizi, e sempre di meno verso il mercato del Pc.

Secondo la stessa ricerca si dovrebbe comunque registrare una ripresa gia’ nel primo trimestre del 2002, durante il quale le vendite dovrebbero aumentare del 4 per cento circa.

Ma che accade in Italia? Una ricerca effettuata qualche mese fa da Sirmi commissionata da Tecnodiffusione vedeva il nostro Paese tra le cenerentole del mondo in fatto di acquisto di Pc. Soltanto il 13% della popolazione italiana infatti ne possiede uno. Ci si chiede dunque perchè sia stato eliminato nella Legge Finanziaria 2002, il programma Pc per gli studenti che, come fu stabilito nella precedente finanziaria, permetteva alle famiglie degli studenti medi con un reddito basso di acquistare un Pc completo ad un prezzo ridotto (1.400.000 lire) mediante un prestito bancario a tasso zero

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