Intel nel mirino dell'antitrust

Il Procuratore Generale di New York ha avviato un'approfondita indagine su Intel per ravvisarne eventuali posizioni dominanti sul mercato. Il colosso dei microprocessori avrebbe approfittato del proprio potere per escludere la concorrenza
Il Procuratore Generale di New York ha avviato un'approfondita indagine su Intel per ravvisarne eventuali posizioni dominanti sul mercato. Il colosso dei microprocessori avrebbe approfittato del proprio potere per escludere la concorrenza

Non inizia sotto i migliori auspici il nuovo anno per Intel, il colosso dei microprocessori. Dopo un periodo altalenante in borsa, l’azienda della Silicon Valley deve ora fronteggiare l’iniziativa del Procuratore Generale dello Stato di New York, Andrew Cuomo, che ha da poco intrapreso un’indagine per ravvisare possibili infrazioni delle leggi antitrust statali e federali. Stando alle dichiarazioni di un portavode del Procuratore, riportate da AP, le citazioni in giudizio sarebbero già state consegnate come atto formale alle parti in causa.

Con la sua indagine, Andrew Cuomo mira a scoprire se alcune politiche di Intel abbiano di fatto obbligato i consumatori a scegliere i suoi prodotti, rendendo sempre più marginale il ruolo del concorrente Advanced Micro Devices (AMD) nel mercato dei microprocessori. Dopo una prima indagine conoscitiva, Cuomo avrebbe ravvisato sufficiente materiale indiziale per avviare una ricerca più approfondita sulla questione. Il Procuratore Generale sarebbe ora impegnato a capire se le politiche di mercato attuate da Intel abbiano oggettivamente portato l’azienda in una posizione dominante sul mercato, a discapito della concorrenza.

«La nostra indagine mira a determinare se Intel abbia illecitamente sfruttato il potere di monopolio per escludere la concorrenza o soffocare l’innovazione tecnologica. Cercheremo anche di capire se Intel abbia abusato della propria posizione per eliminare le minacce dei propri competitor o condizionare la concorrenza infrangendo le leggi antitrust federali e di New York» ha dichiarato Andrew Cuomo. Intel ha immediatamente respinto le accuse giunte dal Procuratore, bollando l’iniziativa come strumentale e guidata da interessi di terzi come AMD. «Siamo convinti che le nostre azioni commerciali avvengano nel pieno rispetto della legge. Crediamo, inoltre, che il mercato dei microprocessori sia competitivo e che funzioni esattamente come chiunque si aspetti che funzioni un mercato altamente competitivo» ha dichiarato il portavoce di Intel, Chuck Mulloy. Intel controlla circa i tre quarti del mercato mondiale dei microprocessori, occupando da anni la prima posizione tra le industrie del settore. AMD si colloca al secondo posto, con dimensioni e quote di mercato estremamente ridotte rispetto a Intel.

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