Internet mercato saturo o maturo?

Secondo l'analisi effettuata da Doxa frenano in Settembre gli utenti internet in Italia. Cresce invece, soprattutto per effetto della crisi internazionale, il numero degli utenti dei siti di informazione.
Secondo l'analisi effettuata da Doxa frenano in Settembre gli utenti internet in Italia. Cresce invece, soprattutto per effetto della crisi internazionale, il numero degli utenti dei siti di informazione.

La rilevazione effettuata a Giugno per Onetone research da Doxa induceva a prevedere che nel mese di Settembre si sarebbe raggiunto l’obiettivo di otto milioni di utenti internet in Italia.



Al contrario secondo la rilevazione di Settembre si sarebbe verificato un calo complessivo che avrebbe investito tutti i parametri principali che compongono l’indagine. Si passerebbe quindi dai 7,5 milioni di utenti residenziali registrati a Giugno ai 7,3 milioni di Settembre. Tuttavia l’utenza “consumer” rimane la parte più significativa del pubblico della Rete. Diminuisce anche la percentuale relativa ai giorni di connessione per utente (da 10,3% a 8,4%) e quella del numero di connessioni per utente (da 20,4% a 17%). Aumenta leggermente la durata media di una connessione (18,9 minuti contro i 18 di Giugno), mentre calano il tempo internet per utente (da 6,1 a 5,4 ore), le pagine web viste per utente (da 745 a 694) ed anche il consumo di banda per utente (da 20,5 MByte a 17,2).



Il calo potrebbe essere per così dire “fisiologico”, momentaneo. Del resto l’obiettivo degli otto milioni di utenti sembra ragionevolmente raggiungibile durante la stagione invernale e le feste natalizie quando verosimilmente aumenterà il numero di famiglie con un Pc in casa e di conseguenza il numero delle connessioni alla Rete. Gli analisti dunque non sembrano essere particolarmente preoccupati ed anzi da una lettura attenta e approfondita dei dati in loro possesso prendono spunto per sottolinare alcuni aspetti interessanti. Ad esempio sarebbero sempre più importanti le attività non legate al protocollo Http, e cioè il traffico generato dal web. Quindi sempre più movimento attorno ai protocolli che utilizzano il Tcp/Ip, cioè chat, email, ftp ecc. Molto frequente anche l’utilizzo dell’instant messagging, mentre è consistente il consumo di banda pro-capite derivante dall’utilizzo di streaming audio e video. Quest’ultimo dato da un segnale importante ai fornitori del futuro servizio a banda larga. Infatti se la tariffazione venisse effettuata in base ai Mbyte scaricati piuttosto che in base alla durata della connessione, i ricavi potrebbero essere consistenti.



Per ciò che riguarda l’andamento delle Web Properties e dei domini poche sono le variazioni degne di nota. Da menzionare il rafforzamento di Dada, anche grazie all’acquisizione di Clarence.it, e di Mediaset, soprattutto per effetto del “Grande Fratello”. Ma l’aspetto maggiormente significativo viene dall’aumento di visite dei siti di informazione innescato inevitabilmente dai tragici eventi dell’ 11 settembre scorso. Inoltre il 23% degli utenti Internet ha appreso la notizia degli attentati di New York e Washington D.C. tramite il Web. Adattando il dato all’intera popolazione italiana si deduce che il 5,2% degli individui con più di 14 anni è venuto a conoscenza della notizia via Rete. Sotto questo punto di vista Internet si è dimostrato un mezzo di comunicazione maturo e di massa allo stesso tempo. E ciò è avvalorato dall’ alta percentuale (45,8%) di coloro che si sono rivolti al Web per ottenere informazioni ritiene che queste siano “più aggiornate”, “più approfondite” (nel 22,4% dei casi) e “più complete” (20,7%).



Un cenno a parte merita la leadership di Wind tra le Properties italiane. Dalla lettura del dato segmentato secondo i domini (iol.it, inwind.it, wind.it, infostrada.it e net24.it) che compongono la Property di Wind emerge come questo primato sia ovviamente raggiunto grazie alla recente fusione con Infostrada. Ma l’attenzione inevitabilmente dovrà concentrarsi sull’andamento dell’ex portale Ifil-Fiat, Ciaoweb, recentemente acquisito da Hachette-Rusconi e cioè il segmento multimediale del noto gruppo editoriale, che ne svilupperà i contenuti, anche se Espin, l’Isp del gruppo Fiat, continuerà a gestire le attività tecnologiche

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