Italia, crescita a rilento

Si cresce, pian pianino, ma si cresce. L’Italia, secondo l’ultimo Rapporto 2008 di Assintel, continua a migliorare nell’ambito della tecnologia, mantenendosi sulla strada positiva intrapresa nell’ultimo triennio.

Il Belpaese va segnare un +2%. L’Europa mette a referto una media di +3,9%. È per questo che Assintel descrive la situazione con queste parole:

“Persistono condizioni strutturali ancora non risolte, che penalizzano il nostro sistema nel suo complesso”.

La ricerca completa, condotta da NextValue, verrà pubblicata sul Web a partire dalla prossima settimana, ed è comunque superfluo perdersi nelle mille percentuali ad essa legate.

Meritano invece attenzione le parole di “Giorgio Rapari”, presidente di Assintel, il quale si è così espresso:

“Rintracciare le ragioni di questo ritardo significa renderci conto che il nostro Paese sconta l’assenza di una vera politica della crescita [… ] Sfatiamo il mito che il nostro sistema imprenditoriale ha una mentalità arretrata rispetto agli amici europei: non è così.”

“È arretrato il sistema infrastrutturale entro il quale operiamo, è arretrato (e forse assente) un vero programma di sviluppo che supporti l’aggregazione virtuosa fra imprese, permettendo di superare il disvalore della frammentazione e della ridotta dimensione aziendale.”

Insomma, Rapari sembra voler quasi chiamare aiuto, voler porre l’attenzione sulla mancanza di risorse infrastrutturali adeguate, in grado di supportare i tentativi di crescita delle imprese. Sarà vero?

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