James Bond, operazione dominio

Lo Star System ha trovato il bandolo della matassa nella serie di sentenze contro i "ladri" di domini. Dopo Bruce Springsteen e Pamela Anderson, ecco che anche Pierce Brosnan, l'ultimo James Bond, riesce a strappare a malintenzionati il suo ".com"
Lo Star System ha trovato il bandolo della matassa nella serie di sentenze contro i "ladri" di domini. Dopo Bruce Springsteen e Pamela Anderson, ecco che anche Pierce Brosnan, l'ultimo James Bond, riesce a strappare a malintenzionati il suo ".com"

E così alla fin fine l’ultimo 007 Pierce Brosnan riesce a difendere il proprio dominio. Con l’ennesima decisione a favore (ormai oltre 70 su 90 cause intentate) lo Star System americano ha recuperato i crediti vantati in merito ai domini in rete.

Il sito www.piercebrosnan.com da alcune ore è virtualmente tornato al legittimo proprietario, ma nel momento in cui si scrive il presente articolo il redirect ad un sito di celebrità varie è ancora attivo in quanto rimane ancora aperta la possibilità del ricorso. Il funzionamento è sempre lo stesso: viene acquistato un dominio corrispondente al nome di una celebrità della musica o del cinema, lo si usa come redirect a siti contenenti foto finanziati da dialer o pubblicità e grazie al dominio acquistato si raccolgono innumerevoli contatti.

A farne le spese questa volta è Jeff Burgar, già noto al World Intellectual Property Organisation (WIPO) per i precedenti casi legati a Celine Dion e Pamela Anderson. Già in archivio anche le vittorie di Bruce Springsteen e Stephanie Seymour.

La motivazione della sentenza della WIPO è legata ad un uso irregolare del nome utilizzato nel dominio ed all’impossibilità della difesa di dimostrare il contrario. Chissà come si comporterebbe il tribunale americano nella ben più intricata vicenda legata al dominio Armani.it.

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