La User Experience, il futuro del Web Marketing?

Su Internet stanno nascendo diverse realtà grazie alle quali è possibile guadagnare qualche euro, spesso un po’ di prestigio ma sempre più di frequente nuovi link in una fitta rete di nodi sociali.

Notavo che i siti in questione in cambio ricevono pareri, ad esempio sotto forma di questionari o esperienze, e facendo un piccolo ragionamento ci si accorge che il fine in questione è soddisfare il merchant che, a sua volta, cerca un bisogno di certezze nel proprio brand.

Il Buzz Marketing è scaturito spesso da “detonatori sociali”, come per esempio un post su un blog di un giornalista influente o una recensione su un sito di comparazione prezzi e fa si che da una parte l’utente possa capire realmente con chi ha a che fare, mentre il proprietario del brand associato ad un prodotto in questione possa spargere la propria voce per mezzo di canali di comunicazione attivi: gli utenti.

È una reazione a catena, l’utente “A” testa il prodotto e genera una user experience la quale viene poi ripresa e modificata da altri “N” utenti i quali fanno accrescere (in modo negativo o positivo) l’awareness del prodotto (sempre soggetto alla user experience) e così via.

Il futuro potrebbe quindi essere questo? La nascita del Web 2.0 ha generato il suo lato “markettaro” che vede gli internauti come il vero metodo di vendita?

Alla fine è come se fosse un normale passaparola dato da un’esperienza, un consiglio che si da ad un amico; ma se il consiglio fosse in qualche modo veicolato da input esterni?

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